Gli Dei sono "forme super-esistenziali dell'essere". Talvolta sono la sacralizzazione di energie, altre volte di forze, altre volte di potenze, altre volte ancora di concetti.
Quando un Dio è "nudo" ovvero un'espressione "neutra" allora viene definito come "numen". Questo termine deriva dal latino "nuo" che significa "annuisco" cioè il modo con cui il Numen si manifesta.
In generale gli Dei non sono potenze nè maschili nè femminili o, meglio, sono sia maschili che femminili. Ogni divinità ha una polarità maschile ed una femminile che sono in armonia e non possono prevalere l'una sull'altra: ad esempio Giove (polarità maschile) e Giunone (polarità feminile).
Solo in alcuni casi esitono delle divinità aventi una sola polarità, quella femminile; si tratta delle Grandi Madri che appunto non hanno una polarità maschile.
Secondo la tradizione si individuano tre forme di teologia:
Quando un Dio è "nudo" ovvero un'espressione "neutra" allora viene definito come "numen". Questo termine deriva dal latino "nuo" che significa "annuisco" cioè il modo con cui il Numen si manifesta.
In generale gli Dei non sono potenze nè maschili nè femminili o, meglio, sono sia maschili che femminili. Ogni divinità ha una polarità maschile ed una femminile che sono in armonia e non possono prevalere l'una sull'altra: ad esempio Giove (polarità maschile) e Giunone (polarità feminile).
Solo in alcuni casi esitono delle divinità aventi una sola polarità, quella femminile; si tratta delle Grandi Madri che appunto non hanno una polarità maschile.
Secondo la tradizione si individuano tre forme di teologia:
- la teologia popolare
- la teologia naturale
- la teologia sociale
Tutte le divinità cadono, in un modo o nell'altro, all'interno di queste tre teologie: Giove ad esempio rappresenta la sacralizzazione del fulmine (teologia naturale) e quella dell'autorità (teologia sociale) avendo poi una grandissima quantità di appellativi e qualità (indigitamenta).
Non bisogna dimenticare che tutto ciò che è "normale" è "sacro".
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