Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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mercoledì 7 settembre 2011

Simboli Tradizionali: la Doppia Spirale

Avvicinarsi agli Dei/Dee implica l'uso di un linguaggio totalmente diverso da quello profano utilizzato dagli uomini e dalle donne "comuni". Questo linguaggio è principalmente composto da simboli appartenenti alla Scienza Sacra: la conoscenza di questi simboli permette quindi di articolare e comprendere questo linguaggio per comunicare con il Divino.

Questa conoscenza permette inoltre di attrbuire un senso ed un significato reale ai riti, anche quelli più semplici, che altrimenti sarebbero solo una serie di di gesti e formule privi di senso.

Riconoscere i simboli tradizionali consente di vedere il mondo con altri occhi. Non tutti possono arrivare alla comprensione completa e profonda del significato di questi simboli, ma già il fatto di poterli riconoscere è un primo passo verso la creazione di una consapevolezza personale, un primo passo verso il "risveglio".

In questa sede non è possibile analizzare in dettaglio il significato di questi simboli, ma è possibile fornire qualche chiave interpretativa per riconoscerli e collocarli nella loro dimensione.

Un primo simbolo fondamentale nella Religione Tradizionale Romana è certamente .quello della Doppia Spirale.


Questo simbolo è molto diffuso e i profani lo scambiano per un motivo ornamentale e decorativo.

La Doppia Spirale rappresenta "la Manifestazione sotto il suo duplice aspetto". Essa descrive lo svolgimento completo di un Ciclo (ad es. nascita e morte), l'evoluzione e l'involuzione: è la rappresentazione della Forza Universale che si dipana da due Poli avvolti dalle spirali.

La Doppia Spirale presenta molte analogie con il simbolo orientale dello yin-yang poichè anche in questo caso si identificano due forze opposte, ma complementari ovvero la duplice azione di un'unica Forza. Altra simlitudine può essere trovata con il Caduceo, con i Dioscuri, con le due figure presenti insieme al serpente arrotolato nel Larario.

I cerchi descritti dalle spirali indicano inoltre i cerchi celesti e quelli infernali (stati superiori e inferiori rispetto a quello umano), i cicli precedenti e successivi, ascesa e discesa, manifesto-non manifesto.

La spirale descrive uno "spiritus" ovvero un soffio: espirazione e aspirazione universale (solve et coaugula). Ciò si manifesta nel macrocosmo così come nel microcosmo.

La Doppia Spirale quindi è il simbolo che ci parla della legge che governa l'Universo.


5 commenti:

Riccardo Savoldo ha detto...

E guarda caso assomiglia alla rappresentazione del nostro DNA, no?

Carmelo Cannarella ha detto...

In effetti la "doppia elica" del DNA sembrerebbe la conferma di una sorta di matrice che portiamo all'interno del nostro microcosmo come riflesso di questa legge universale. Pensa anche alle galassie o alla scia degli elettroni che ruotano intorno al nucleo dell'atomo. Tutto sembra riferirsi a questa simbologia che, cosa che fa veramente molto riflettere, era ben nota agli antichi.

Mentre scrivo, grazie anche alla tua stimolantissima osservazione, mi viene in mente un bel lbro che ho letto tempo fa: il "Tao della Fisica" di F. Capra. Ne consiglio la lettura perchè l'autore si dedica proprio a questo ovvero alla comparazione di alcuni fondamenti scientifici con altrettanti miti rilevandone molte importanti affinità.

Questo per dire come si può arrivare alle stesse medesime conclusioni partendo da strade diverse: non esiste quindi solo il pensiero scientifico per rappresentare la realtà.

Unknown ha detto...

Molto interessante. Dove posso trovare fotografie della doppia spirale nell'arte romana?

Vale.

Carmelo Cannarella ha detto...

Si tratta di un simbolo talmente comune e frequente che molto spesso non ci si fa nemmeno caso. Si trova apparentemente come fregio (in varie forme ed espressioni) anche nei capitelli delle colonne o urne funerarie.
Ho delle foto interessanti che potrei anche descriverti. Qui però non so come aggiungere queste immagini.

Se hai un indirizzo email (o un altro "luogo" dove inserire immagini) te le invierò volentieri con un breve commento.

Carmelo Cannarella ha detto...

Caro Marcus Hirpus,
ti ho inviato all'indirizzo email che mi hai comunicato un breve testo in allegato formato doc. Il tuo post con il tuo indirizzo di posta elettronica non l'ho pubblicato per motivi di riservatezza.
Vale