Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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venerdì 16 settembre 2011

Il Tempio

Tutti i luoghi "normali" sono sacri, abitati da forze e dotati di precisi significati: ciò li rende qualitativamente diversi dagli spazi profani e non consacrati. I luoghi sacri esprimono una Geografia Sacra (che non ha nulla a che vedere con la geografia convenzionale) che ruota intorno a punti fissi, a Centri, ad "omphalos" che forniscono un "orientamento".

La Geografia Sacra si fonda su un concetto di Spazio Sacro che è essenzialmente "esperienza", primariamente con il Divino: i luoghi sono quindi esperienze qualtitative eccezionali

Su questi presupposti si basa il concetto di "Tempio" (Templum). Esso è uno spazio sacro delimitato da un Pontefice o da un Augure per mezzo di un lituo sul suolo, nell'acqua, nell'aria o nel sottosuolo dove viene riconosciuta la presenza di un Dio/Dea (Tempio Originario). Il Tempio è uno spazio qualitativamente diverso dall'ambiente che lo circonda il cui tracciato ideale separa due spazi che indicano la distanza fra due modi di essere: la sua soglia indica la frontiera ed il punto di comunicazione fra questi due mondi. Da ricordare che la soglia del tempio ha i suoi "custodi" e la porta rappresenta sempre un "passaggio" (Giano).

Il Tempio conserva al suo interno un punto "assiale" ovvero l'apertura ideale per la comunicazione con il Divino: il Tempio deve essere sempre idealmente "aperto" ed alcuni di essi possono divenire "Porta degli Dei/Dee" cioè punti di contatto fra la Terra ed il Cielo.

Gli uomini (nemmeno un Pontefice od un Augure) non possono scegliere un luogo sacro o un tempio: lo possono semmai scoprire per mezzo dei segni che rivelano la sacralità di un luogo. Un segno si può manifestare a seguito di una legum dictio (richiesta di un segno) e ciò può indicare che quel luogo sacro delimitato dal Tempio (come spazio di osservazione di segni) può accogliere segni di un numen.

Il Tempio è uno spazio "quadrilatero" orientato (simbologia del quadrato-quadrilatero): allo stesso tempo esso diventa strumento di orientamento. Diventa un Centro.

Quando è circolare assume un significato diverso (simbologia del cerchio).

Dopo l'esito positivo della legum dictio il Tempio deve essere sottoposto ad inauguratio, consecratio e dedicatio.

Inauguratio: l'Augure o il Pontefice hanno posto domande precise che richiedono un "sì" o un "no" che richiedono risposte che si manifestano con segni naturali. La domanda e l'interpretazione del/i segno/i avviengono ritualmente all'ingresso di una tenda (tabernaculum) o sulla stuoia collocata al centro del quadrilatero sacro che è stato delimitato con il lituo nel punto in cui si incrociano i due assi orientati di questo spazio. Non devono essere presenti ferro o nodi e deve esserci una prevalenza del colore Bianco. 

In caso di assenza di segni si rimanda la consultazione a giorno più propizio. 

Consecratio: il Pontefice toccando uno stipite della porta pronuncia le sollemnia  pontificalis carminis verba ovvero le formule prescritte per la consecratio.

In caso di presenza di segni, essi devono essere interpretati e riconosciuti (non tutti i segni sono augurali - superstitio): quindi bisogna capire a quale forza (numen) appartengono questi segni per "nominare" il Dio/Dea cui affidare il Templum (dedicatio). La dedicatio viene espressa con un formula precisa (precatio) dal Pontefice

Sul Tempio Originario è anche possibile costruire un edificio sacro che presenta alcuni elementi essenziali come ad esempio:
  • le Fondamenta Sacre (che devono essere consacrate separatamente poichè affondano nel Mondo Infero)
  • la Pietra Angolare (e relativa simbologia e rituale)
  • le Colonne (rappresentano gli alberi sacri ciascuno abitato da una Divinità specifica: il loro numero deve quindi seguire la numerologia sacra)
  • la Scala (simbologia della "scala" - elevazione - e relativa numerologia sacra per i gradini)
  • l'Ara/Altare (per lo svolgimento dei sacrifici e le offerte: libatio)
  • i Muri Perimentrali (rappresentano l'atmosfera)
  • il Soffitto (rappresenta la volta celeste)
  • la Porta (simbologia del passaggio invocazione a Giano)
  • il Punto assiale (apertura)

Il Tempio può raccogliere i simboli pertinenti il Dio/Dea: per la religione popolare si può anche pensare ad una statua raffigurante il Dio o la Dea (da evitare tuttavia quando è possibile).

Esistono molti Templi originali e naturali e Templi Edifici che sono stati anticamente consacrati dagli antichi auguri e pontefici secondo i riti autentici ed originari. 

Per quanto riguarda i Templi Edifici, molti di essi sono solo "ombre" o in rovina, alcuni sono chiusi ed usati come attrazione turistica, ed ad altri  sono stati sovrapposti delle chiese cristiane. In quest'ultimo caso bisogna fare molta attenzione: soprattutto nel caso delle basiliche romaniche. Questa sovrapposizione non è solo architettonica: spesso queste chiese conservano un gran numero di simboli tradizionali tali da farle sembrare dei Templi Tradizionali "camuffati" da chiesa.

Ai nostri Templi dovrebbe essere garantita pari dignità religiosa e tutela sia pubblica che da parte degli Antichi Credenti. Prossimamente fornirò indicazioni per alcuni di questi siti.

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