Il paganesimo si fonda essenzialmente su un'etica della finitudine. La misura di questa finitudine è la morte. Tutto ciò che vive è destinato a morire, ma il fatto che sia destinato a morire non significa che non sia degno di vivere.
Ogni cosa ha il suo "tempo": non bisogna lasciarsi sfuggire la gioia che la vita ci offre: "carpe diem".
Dobbiamo quindi "conquistare il tempo" per valorizzare la vita così come è. Bisogna quindi essere all'altezza della propria vita così come della propria morte che può giungere in ogni momento e che può essere contrastata solo trovando la propria misura.
Ogni cosa ha il suo "tempo": non bisogna lasciarsi sfuggire la gioia che la vita ci offre: "carpe diem".
Dobbiamo quindi "conquistare il tempo" per valorizzare la vita così come è. Bisogna quindi essere all'altezza della propria vita così come della propria morte che può giungere in ogni momento e che può essere contrastata solo trovando la propria misura.
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