Durante le feste Parentalia, si celebra in questo giorno la festività dei Lupercalia.
La luce del giorno è dedicata alla fertilità; si evocano gli animali magici in onore della lupa Luperca. La notte è dedicata al sonno e ai sogni curativi.
La festa è interamente dedicata a Faunus Lupercus, divinità dei Lupi. Faunus, "il favorevole", è un dio dei boschi e delle selve e manda messaggi nel sonno a chi dorme nei boschi a lui dedicati.
Anticamente esisteva in Roma un sodalizio sacerdotale (Luperci) che sacrificava dei capri di fronte alla grotta sacra (prestare attenzione al particolare valore simbolico della grotta nel Paganesimo), ai piedi del Palatino, chiamata lupercale. Il Lupercale era il luogo sacro di Fauno davanti al quale cresceva il Fico Ruminale sotto cui erano stati trovati Romolo e Remo e dei cui frutti i gemelli si erano nutriti. Luperca era il nome della lupa che aveva trovato Romolo e Remo.
I Luperci nudi, dopo aver sacrificato i capri, si vestivano delle loro pelli e correvano intorno al Palatino colpendo con strisce di pelle di capro le donne che aspettavano di essere colpite poichè si credeva che il contatto con queste pelli donava fertilità.
La luce del giorno è dedicata alla fertilità; si evocano gli animali magici in onore della lupa Luperca. La notte è dedicata al sonno e ai sogni curativi.
La festa è interamente dedicata a Faunus Lupercus, divinità dei Lupi. Faunus, "il favorevole", è un dio dei boschi e delle selve e manda messaggi nel sonno a chi dorme nei boschi a lui dedicati.
Anticamente esisteva in Roma un sodalizio sacerdotale (Luperci) che sacrificava dei capri di fronte alla grotta sacra (prestare attenzione al particolare valore simbolico della grotta nel Paganesimo), ai piedi del Palatino, chiamata lupercale. Il Lupercale era il luogo sacro di Fauno davanti al quale cresceva il Fico Ruminale sotto cui erano stati trovati Romolo e Remo e dei cui frutti i gemelli si erano nutriti. Luperca era il nome della lupa che aveva trovato Romolo e Remo.
I Luperci nudi, dopo aver sacrificato i capri, si vestivano delle loro pelli e correvano intorno al Palatino colpendo con strisce di pelle di capro le donne che aspettavano di essere colpite poichè si credeva che il contatto con queste pelli donava fertilità.
Nessun commento:
Posta un commento