Passeggiando in un bosco, in silenzio e solitudine, può capitare di avere la sensazione che gli alberi "bisbiglino". Secondo la Tradizione, gli alberi non sono oggetti, non sono delle semplci espressioni del mondo vegetale, ma sono dei "viventi", sono "esseri" oltretutto "abitati": ed essi effettivamente bisbigliano.
Tutti gli alberi sono espressione di una Divinità, nella maggior parte dei casi, di una Dea (ma non sempre). Poichè siamo nel mese di Giugno, ricordo che la quercia è un albero sacro a Giunone ancor prima che a Giove. Allo stesso modo, il nocciolo, il mandorlo ed il noce sono piante sacre a Giunone, tant'è che agli sposi anticamente venivano regalate noci, mandorle e nocciole per rappresentare la solidità e la fecondità del matrimonio. Lo spirito della quercia è la driade: ogni quercia ha la sua driade che la distingue dalle altre quercie come ogni singolo uomo ha il suo specifico Genius ed ogni donna la sua propria Juno. Questi spiriti degli alberi sono identificate come Ninfe e, poichè detengono una notevole energia generatrice, sono sempre espressione dell'energia femminile. Per questo tutti gli alberi, nella lingua latina, sono di genere femminile.
La tradizione popolare ha poi trasformato le Ninfe degli Alberi nelle Fate. Ogni albero ha pertanto il suo spirito, la sua Ninfa, la sua Fata il cui scopo non è quello di alimentare le favole dei bambini, ma di garantire l'identità di ogni albero come un essere vivente, come espressione nobile della forza della Natura.
Riporto a titolo di esempio di seguito la denominazione di alcune Fate di importanti alberi sacri.
- Driade: spirito-ninfa-fata della Quercia
- Melia: spirito-ninfa-fata del Frassino
- Maelia: spirito-ninfa-fata del Melocotogno
- Cariatide: spirito-ninfa-fata del Nocciolo
- Eliconia: spirito-ninfa-fata del Salice
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