Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
.

giovedì 12 giugno 2014

Forze Divine, Energie Divine, Potenze Divine

Mi sono accorto che molto spesso in questo blog uso termini come "Forza", "Energia", "Potenza" come rappresentazione del Divino. Poichè questi termini non vengono impiegati a caso, ma con una valenza ed un significato ben preciso, ritengo che sia utile fornire qualche dettaglio a riguardo.

In un'altra occasione ho definito gli Dei e le Dee come "forme super-esistenziali dell'Essere" ovvero come manifestazioni del reale che si pongono al di sopra dell'esistenza in senso fisico e profano. Gli Dei e le Dee, come pluralità di queste manifestazioni, non hanno quindi una valenza meramente naturalistica, anche se riempiono di sè ogni aspetto del reale e della Natura. In questo senso queste forme super-esistenziali dell'Essere non si muovono in una dimensione quantitativa e spaziale, ma, in primo luogo all'interno della dimensione dello Spirito, come sorgenti, fonti, creatrici e produttrici. In questo senso appaiono come Potenze Produttrici ove il termine Potenza non esprime una potenzialità, ma l'azione, l'atto, l'agire

Gli Dei e le Dee sono quindi "atti puri", "forze attive" dotate di energia spirituale creatrice: questa forza, questa energia trascende il mondo fisico caratterizzato dalla "quantità": in questo senso si pongono al di sopra dell'Essere, ma allo stesso tempo riempiendo con le loro qualità ogni aspetto dell'Essere. Per questo essi sono l'essenza, il contenuto del Mondo, della Natura, dell'Universo. Comprendere gli Dei e le Dee,  attraverso le loro manifestazioni utilizzando il Vocabolario, la bussola della Spiritualità Tradizionale Romana, significa conseguire la Pax Deorum ed iniziare a capire non tanto come funziona la Natura, ma che cosa sia realmente la Natura.

Nessun commento: