Le giornate dal 12 al 15 di gennaio sono dedicate a Carmenta, la sacralizzazione dell'energia femminile della veggenza e del potere della profezia. Carmenta-Carmentis viene identificata come una ninfa a sottolineare il nesso fra questa forza sacra e l'energia femminile dell'acqua.
Carmenta, che in antichità disponeva di un apposito Flamen e di un'apposita Flaminica, sovraintende anche alle nascite perchè essa è una Dea del Destino: per questo Carmenta si lega alla veggenza. Mi preme far notare che con il termine "veggenza" non si intende una forma delirante di passionale previsione del futuro, ma la capacità di chi padroneggia questa forza di "vedere ciò che gli altri non vedono" in senso mistico. Mentre la strix, alimentata dal potere di Minerua, "vede nelle tenebre", la veggente, alimentata dal potere di Carmenta, "vede nel tempo".
Carmenta presenta due appellativi connessi alla posizione positiva o negativa del nascituro: Postuorta e Prorsa. Nel primo caso Carmenta è rivolta al passato, nel secondo al futuro. In questo modo si evidenzia anche il nesso fra Carmenta e Giano.
Carmenta sacralizza inoltre tutte le formule rituali della Religione Tradizionale Romana. Il termine carmen infatti identifica la "parola rituale cantata" quindi gli inni, i versi sacri, l'invocazione al divino quando essa viene fissata in una formula: il canto degli Arvali è detto infatti Carmen.
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