Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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lunedì 1 giugno 2009

29 - 31 Maggio: Ambarvalia

Si tratta di una processione campestre (Ambarvalia significa "giro dei campi") che serve per onorare tutte le divinità agresti. Durante le Antiche Ambarvalia veniva effettuato un rito dei suovetaurilia ovvero il sacrificio di un maiale, di un toro e di un ariete per la purificazione della Terra. In ogni fattoria ed in ogni villaggio poi si svolgevano feste campestri.

I sacerdoti chiamati a svolgere il sacrificio dei suovetaurilia erano gli Arvali che tra loro si chiamavano fratelli (Fratres). Si trattava di sacerdoti dediti al culto della Terra tramite riti segreti che si svolgevano in un bosco dedicato alla Dea Dia in un latino arcaico. Il simbolo degli Arvali era una spiga di grano.

Durante questo periodo di festività oggi si rende omaggio alla Terra ed ai suoi frutti, alle attività contadine, agli animali di cui ci nutriamo e che collaborano con l'uomo nel lavoro dei campi.

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