In occasione del mese di Maggio riporto queste considerazioni presenti in alcuni miei precedenti post
Maggio è il mese dedicato al fuoco sotterraneo della Terra ed al mistero (ciò che
non è percepibile ed è ignoto).
In particolare il mese è dedicato alla Dea Maia, divinità sotterranea (ctonia) la cui polarità maschile è Vulcano.
Maia è una Magna Mater (da cui deriva il termine Maiestas) ed è definita Stata Mater (colei che arresta il fuoco).
In particolare il mese è dedicato alla Dea Maia, divinità sotterranea (ctonia) la cui polarità maschile è Vulcano.
Maia è una Magna Mater (da cui deriva il termine Maiestas) ed è definita Stata Mater (colei che arresta il fuoco).
E'
definita inoltre come "colei che dà le forme".
Dedico questa comprecatio di Gellio come invocazione a Maia.
Te,
Anna ac Peranna. Panda te lito Pales,
Nerienes ac Minerua, Fortuna ac Ceres
A Te piacciano le mie offerte
a Te che compi e a Te che perpetui il ciclo delle stagioni,
a Te che apri il seme e a Te che ne trai la spiga,
a Te che sei forza e a te che sei intelligenza,
a te che sei Fortuna e a Te che dài vita.
Nerienes ac Minerua, Fortuna ac Ceres
A Te piacciano le mie offerte
a Te che compi e a Te che perpetui il ciclo delle stagioni,
a Te che apri il seme e a Te che ne trai la spiga,
a Te che sei forza e a te che sei intelligenza,
a te che sei Fortuna e a Te che dài vita.
Maia e Vulcano sono connessi a due forme sotterranee-ctonie di "calore" e
di "fuoco". Ovviamente non si deve intendere fuoco o calore in senso
fisico, profano e volgare, ma di un fuoco e di un calore occulto. Poichè
siamo nel mese dedicato a Maia, posso ora solo accennare che il calore
ed il fuoco sacralizzato nella polarità maschile di Vulcano sono
energie primordiali della Terra capaci di "accendere e vitalizzare i
metalli". Si tratta di energie sotterranee legate quindi ai metalli (anche
qui in senso esoterico e non fisico), alle loro proprietà simboliche:
basta appena accennare al mito metallurgico di Vulcano (il forgiatore) e
alla simbologia delle armi da lui costruite.
Diverso è il fuoco ed il calore sotterraneo sacralizzato da Maia. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a forze occulte, sotterranee, ma da cui "tutto dipende".
Mentre il fuoco ed il calore di Vulcano bruciano e fondono, quello di
Maia non brucia e non fonde. Si tratta di un fuoco e di un calore
sottili miti, continui, interiori, in particolare è un fuoco senza luce, il fuoco ed il calore presenti all'interno,
che si propagano sottoterra avvolgendo tutto come una debole febbre.
E' la sensazione di qualcosa che brucia incessantemente e lentamente da
qualche parte in un luogo occulto, remoto e profondissimo all'interno
della Terra.
Più che un calore è un "tepor", un tepore che alimenta
tutta la Natura: è il tepore generato dal "sangue della Terra" che parte
dal suo Cuore Profondo e si diffonde sottoterra ovunque attraverso vene
e capillari della Terra stessa.
E' un tepore ed un fuoco che danno la Vita, che accrescono e che
sviluppano. Tutto ciò che è creato, prodotto, emanato è dotato di
"tepor", il calore di Maia.
Poichè, bisogna sempre ricordarlo, ciò che è Grande è uguale a ciò che è
Piccolo, ritroviamo per analogia nel microcosmo e nella dimensione
umana ciò che è presente nel macrocosmo e nella dimensione della
Natura.
Lo ritroviamo come il tepore di tutto
ciò che è dotato di vita e che si diffonde su tutto il corpo
contrapponendosi al freddo della morte. Non casualmente il sacrificio
(ad es. la libatio) prevede di bruciare l'offerta sul fuoco, poiché
rende visibile questo fondamento della vita.
Questo tepor, che è emanato da un fuoco senza luce, è
anche un entusiasmo, una passione, un fervore. E' un calore che avvolge
che si lega anche all'affetto e all'amore ("calorosamente" si dice nel
linguaggio comune). E' il calore quindi dell'affettività che si contrappone alla freddezza della razionalità.
E' il calore del "soffio sacro" (flamen) che infonde la vita, è la sensazione di essere vivi (Genius-Juno) ed anche il calore prodotto da pratiche meditative e di contemplazione.
Maia quindi è una forza vitale che si irradia nei capilari delle profondità della
Terra così come all'interno di ciascuno di noi attraverso il "sangue".
Come la lava prodotta da un vulcano distrugge tutto al suo passaggio, ma
rappresenta la base per la creazione di un terreno fertilissimo, allo
stesso modo il calore ed il fuoco di Maia (tepor), può essere devastante, quando è troppo potente.
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