Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
.

martedì 30 dicembre 2014

The Flowerbed of Saturn

The Flowerbed of Saturn is another important component of the Sacred Garden and for the Hortus Arvalis.

Saturn is connected to a cold and dry energy. In the human body the energy of Saturn is located in the skeleton, nails, teeth, joints.

In the plant world the energy of Saturn is primarily placed in the roots of herbs, plants and trees.

In thw flowerbed of Saturn are placed many solanaceae poisonous plants such as mandrake, stramonium, hellebore, aconite, hemlock. There are also some sedative and analgesic plants such as the "devil's claw", hemp, amaranth.

The tree sacred to Saturn is by definition the willow.

L'aiuola di Saturno

L'Aiuola di Saturno è un'altra componente importante del Giardino Sacro e dell'Hortus Arvalis.

Saturno è connesso ad un'energia fredda e secca. Nel corpo umano questa energia saturnale si trova nello scheletro, nelle unghie, nei denti, nelle articolazioni. 

Nel mondo vegetale l'energia di Saturno si trova essenzialmente nelle radici di erbe, piante ed alberi.

Nell'aiuola di Saturno vengono collocate le piante velenose solinacee come la mandragola, lo stramonio, l'elleboro, l'aconito, la cicuta. Vi sono poi alcune piante sedative e antidolorifiche come l'artiglio del diavolo, la canapa, l'amaranto.

L'albero sacro a Saturno è per definizione il Salice. 

mercoledì 24 dicembre 2014

Staying on the Via

I want to take advantage of this day of the eve before the feast of Sol Invictus on December 25, a very important date in the sacred calendar of the Traditional Roman Spirituality, to do some personal reflections.

I have got the fateof being born and living under the influence of Saturn, a divine force very difficult to handle and definitely not very linear and predictable. In this period of the year - so particularly permeated by this energy - I'm always subjected to a strong agitation and tension: in dealing with this condition I do use all my strength. I must say that the Traditional Roman Spirituality provides me with many tools in this attempt to gain inner calm and quiet even for "being able to look straight into the eyes this God" without losing control.

All this makes me think that the knowledge of the Via can not become a true wisdom if not realized. Theories, rituals, candles, altars, invocations are just talk and smoke when not translated into a real practice. And it's necessary that all this amount of knowledge can be put into action in an active way. It must become a tool to learn about themselves and deal with life even in its everyday seemingly obvious aspects.

Undertaking the Via it is not enough. We must also stay there. And undertaking the Via is the easiest part of the issue: The most difficult problem is to stay on the Via without getting lost. We must therefore build in ourselves the force that ensures a continuous interaction between the search for inner peace and outer world, between personal cultivation and responsibilities in the everyday life, between the awakening of the self-awareness and action in the world.

Undertaking the Via does not mean making a choice of ascetic life with detachment from the world, we do not withdraw, we will not flee or hide in an ideal dimension. We must cultivate ourselves in harmony with the world around us, for good or bad, in peace as in the storm. And this can help us in looking straight in the eye a titanic force like that of Saturn.
 

Restare sulla Via

Voglio approfittare di questa giornata di vigilia prima della festività del Sol Invictus del 25 Dicembre, una data molto importante nel calendario sacro della Spiritualità Tradizionale Romana, per fare alcune riflessioni personali.

Ho avuto in sorte il fatto di nascere e vivere sotto l'influenza di Saturno, una Forza Divina molto difficile da gestire e decisamente poco lineare e prevedibile. In questo periodo dell'anno - così particolarmente permeato da questa energia -  sono sempre sottoposto a un forte stato di agitazione e tensione per fronteggiare la quale devo fare ricorso a tutte le mie forze. Devo dire che la Spiritualità Tradizionale Romana mi fornisce molti strumenti in questa opera di ricerca della calma interiore anche per "poter guardare dritto negli occhi questo Dio" senza perdere il controllo.

Tutto questo mi fa pensare che la conoscenza della Via non può diventare una vera saggezza se non la si realizza. Teorie, riti, candele, altari, invocazioni sono solo chiacchiere e fumo se non diventano una vera pratica. E' necessario che tutto questo bagaglio di conoscenza venga messo in azione in modo attivo. Deve diventare uno strumento per conoscere sé stessi ed affrontare la vita anche nella sua quotidianità apparentemente più banale. 

Non basta intraprendere la Via. Bisogna poi rimanerci. Ed intraprendere la Via è il momento più facile, poichè il difficile è rimanere sulla Via senza perdersi. Bisogna quindi costruire in sè stessi quella forza che garantisca una continua interazione fra la ricerca della pace interiore ed il mondo esterno, fra coltivazione personale e responsabilità nella vita di tutti i giorni, fra il risveglio dell'autocoscienza e l'azione nel mondo.

Intraprendere la Via non significa fare una scelta di vita ascetica con il distacco dal Mondo, non ci si ritira, non si fugge o ci si nasconde dentro una dimensione ideale. Bisogna coltivare sè stessi in armonia con la realtà che ci circonda, nel bene come nel male, nella pace come nella tempesta. E questo può aiutare a guardare dritto negli occhi una forza titanica come quella di Saturno.
 

domenica 21 dicembre 2014

21 dicembre: Divalia

La giornata del 21 dicembre è dedicata ad una Dea antichissima, Angerona - Dea Dia, talmente antica da essere quasi misteriosa per gli stessi Romani. La giornata della Dea Dia ritualizza un momento particolarmente importante dell'anno: il solstizio d'inverno.

In questo giorno particolare detto dies brevissimus (giorno brevissimo) si aprono le Ianua Coeli ovvero le Porte del Cielo (Chiave d'Oro di Giano) e la luce torna a prevalere sulle tenebre. Ricomincia il ciclo biologico della vita.

L'importanza del ruolo della Dea Dia è data anche dal fatto che nel tempio di questa Dea si ritrovavano il 19 o il 29 di maggio, i Fratelli Arvali (Arvales) per svolgere importanti liturgie in favore dei Lares (Arvalia). Gli Arvali vestiti di bianco (colore che esprime sovranità magica) tramite le cerimonie alla Dea Dia, ai Lares e a Marte (padre e fecondatore), affermavano il legame degli uomini alla loro terra.

In questo giorno, che segna l'inizio dell'anno arvalico, quindi ricordiamo i nostri Lares ovvero gli antenati e i discendenti futuri: noi viventi rappresentiamo quindi l'anello "presente" di una lunga catena sospesi fra passato e futuro.

Il Lar Familiaris è "l'anima della famiglia" il cui simbolo è il fuoco domestico, come nel caso di Vesta (Vesta Mater).

La cerimonia domestica si deve svolgere dopo il tramonto del sole rivolti alle due immagini dei Lares domestici (rappresentanti le due polarità universali: maschile e femminile).

La formula di apertura della cerimonia è la seguente:

SACRA PRIVATA PERPETUE MANENTO

Quindi si reciti l'antica invocazione (Semones) dei Fratelli Arvali:

E Nos Lases Ivvate (tre volte)
Neve Lve Rve Marmar Sins Incvurrere in Pleores (tre volte)
Satvr Fv Fere Mars Limen Sali Sta Berber (tre volte)
Semvnis Alternei Advocapit Conctos (tre volte)
E Nos Marmar Ivvato (tre volte)
Trivmpe (cinque volte)

Successivamente si può consumare un pasto frugale a base di una minestra di farro, fave e lenticchie accompagnata da semplici focacce e vino.

Evitare tassativamente la carne.

21st december: Divalia

This day is dedicated to an ancient Goddess, Angerona - Dea Dia, so ancient that also for Romans was rather mysterious. This day and Dea Dia are devoted to the rites of a particularly important moment of the year: the winter solstice

In this peculiar day named dies brevissimus (shortest day), the Ianua Coeli (The Sky Gates) are opened (the Ianus' golden key) and light preavils again over darkness. The biological cycle of life begins again.

The importance of Dea Dia is given also by the fact that the temple of this Goddess, on 19 or 29 May, was the sacred place where the Arvales met to attend to important liturgies (Arvalia) in favour of Lares. Arvales, dressed with white gowns (white expresses magical sovereignty) through ceremonies for Dea Dia, Lares and Mars-father affirmed the ties of the mankind with Mother Earth.

During this day, which marks the beginning of the Arvalic Year, we remember our Lares or The Ancestors and the future descendants; we, the living part of the family, thus are the "present ring" of a long chain being suspended between past and future.

The Lar Familiaris is the "family's soul" whose symbol is the home firelight as in the case of Vesta Mater.

The home ceremony must be made after the sunset being addressed to the imagines of the two Home Lares (representing the two universal polarities: masculine and feminine).

The opening formula is as follows

SACRA PRIVATA PERPETUE MANENTO

Then the Ancient Invocation (Semones) of the Arvales:

E Nos Lases Ivvate (three times)
Neve Lve Rve Marmar Sins Incvurrere in Pleores (three times)
Satvr Fv Fere Mars Limen Sali Sta Berber (three times)
Semvnis Alternei Advocapit Conctos (three times)
E Nos Marmar Ivvato (three times)
Trivmpe (five times)

Afterwards, a very frugal meal can be eaten based on a simple soup of spelt, broad beans, lentils accompanied by simple flatbread and wine. Eating meat should be avoided.

sabato 6 dicembre 2014

Consideration

"To Consider" (sidus = star, sidera = stars) means reflecting on the position of the stars and their implications supplied by sacred geometry. This term, if removed from the perspective of the use in common speaking, implies very complex implications and reflections.

First, it is important to emphasize that the consideration (or this peculiar type of reflection) has nothing to do with
profane astrology and horoscopes .

We must firstly evidence the principle that, according to the Traditional Roman Spirituality, "what is great matches what is small, what is at the top corresponds to what is below." In short, all the dimensions of being are in direct correspondence.

If I turn my gaze to the starry sky at night I can see maybe a pile indistinct, chaotic and confused mass of stars, but if one starts to consider then what appears chaotic becomes organizedin plane geometrical figures as a cosmic map that describes the infinite greatness and beauty of the Universe. I repeat, however, that I am not talking in profane but rather in sacred terms.

Consideration and sacred geometry become fundamental tools of interpretation for the other corresponding manifestations of being.

In fact this principle can be applied to all things. If one doesn't consider things and their value, everything will appear chaotic and his/her own life will appear as trapped in a confused tangle about which he/she can not understand anything. One does not live: he/she is lived passively without awareness. In this way, all will appear a dis-aster or confused and unordered or against the order of the stars. A dis-aster then is what is a negative result a result of a dis-order.  

Also the building of the Temple itself is the result of consideration, because it expresses, through its architectural manifestation, geometric figures and a sacred numerology in direct correspondence with the cosmic geometry.The same can be said of statuary referring to the Gods and to the Goddesses.

The starry sky is therefore a table of symbols that Tradition organizes in myths and constellations: everything goes so far beyond the simple valence of the profane Zodiac. From the consideration  derives the cosmological doctrines of the
Traditional Roman Spirituality as those related for example to the theory of the cosmic cycles. As we are in December (month of Saturn) one can cite that consideration describes the opening of the cosmic cycle with the primordial realm of Saturn and its dramatic conclusion with the start of the reign of Apollo as a time of renewal after the "purifying fire". All this has important spiritual correspondences (cyclicity, relations life-death, palingenesis and purification, etc ...).
 
 The theologia naturalis, which is based on the consideration of the cosmic and spiritual universe, described by sacred geometry and sacred numerology, has direct links with the theologia civilis or the revelation of this universe in signa, symbols, works of nature and humanity. This connection materializes a unity between the Divine Dimension, the cosmos, nature (and therefore humanity) as well as the complex morphology of the Gods and Goddesses (they also as parallel description of this sacred geometry)which leads to a theologia mystica translated into myths, aritmosofia, sacred science of names, etc ...

The divine form is therefore an emanation of sacred geometry as a result of consideration, namely the organization of its foundations, its theological importance of his presence within an order.

Considerare

"Considerare" (sidus = stella, sidera = stelle) significa riflettere sulla posizione degli astri e sulle relative articolazioni fornite dalla geometria sacra. Questo termine, se sottratto alla prospettiva dell'uso nel linguaggio comune, presenta delle implicazioni e delle rilfessioni molto complesse. 

Innanzitutto è importante sottolineare che la considerazione (ovvero questo peculiare tipo di riflessione) non ha nulla a che vedere con l'astrologia profana e con gli oroscopi. 

Bisogna innanzitutto partire dal principio che, secondo la Spiritualità Tradizionale Romana, "ciò che è grande corrisponde a ciò che è piccolo, ciò che è in alto corrisponde a ciò che è in basso". In breve tutte le dimensioni dell'essere sono in corrispondenza diretta. 

Se volgo il mio sguardo al cielo stellato di notte posso vedere magari solo un ammasso indistinto, caotico e confuso di stelle, ma se inizio a considerare allora ciò che appare caotico inizia a diventare ordinato secondo un filo logico: si passa dal caos al cosmo. Il cielo insomma diventa una tavola ordinata e stutturata in figure geometriche piane come una mappa cosmica che descrive l'infinita grandezza e bellezza dell'Universo. Ripeto tuttavia che non sto parlando in termini profani, ma sacri.

Considerare e la geometria sacra diventano strumenti interpretativi fondamentali anche per le altre corrispondenti manifestazioni dell'essere.

Questo principio infatti si può applicare a tutte le cose. Se non mi fermo a considerare le cose ed il loro valore, tutto mi apparirà caotico e la mia stessa vita apparirà come intrappolata in un groviglio confuso di cui io stesso non riesco a capire nulla. Non vivo, ma sono vissuto passivamente senza consapevolezza. In questo modo tutto apparirà dis-astroso ovvero confuso e non ordinato quidni avverso all'ordine degli astri. Il dis-astro è quindi ciò che è negativo perchè risultato del disordine. L'edificio del Tempio stesso inoltre è frutto della considerazione, poichè esso esprime, attraverso la sua manifestazione architettonica, figure geometriche ed una numerologia sacre in corrispondenza diretta con la geometria cosmica.Lo stesso si può dire dell'arte statuaria riferita agli Dei ed alle Dee.

Il cielo stellato è pertanto una tavola di simboli che la Tradizione organizza in miti e costellazioni: il tutto va ben oltre quindi la semplice valenza dello Zodiaco profano. E' dalla considerazione che derivano le dottrine cosmologiche della Spiritualità Tradizionale Romana ad esempio quelle che si riferiscono alla teoria dei cicli cosmici. Poichè siamo in dicembre (mese di Saturno) è possibile citare che la considerazione prevede l'apertura del ciclo cosmico con il primordiale regno di Saturno e la sua drammatica conclusione con l'avvio del regno di Apollo come periodo di rinnovamento dopo il "fuoco purificatore". Tutto questo ha importanti corrispondenze spirituali (ciclicità, rapporto vita-morte, palingenesi e purificazione, ecc...). 

La theologia naturalis, che si fonda sulla considerazione dell'universo cosmico e spirituale descritto dalla geometria sacra e dalla numerologia sacra, si connette la theologia civilis ovvero la rivelazione di questo universo in signa, simboli, opere della natura e dell'umanità. In questa connessione si materializza un'unità fra divino, cosmo, natura (e di conseguenza l'umanità) e la complessa morfologia degli Dei e delle Dee (anche essi descrizione parallela di questa geometria sacra) conduce ad una theologia mistica che si traduce in miti, aritmosofia, scienza sacra dei nomi, ecc...

La forma divina è quindi un'emanazione della geometria sacra come risultato della considerazione, ovvero dell'organizzazione dei suoi fondamenti, dei suoi significati teologici, della sua presenza secondo un ordine.

lunedì 1 dicembre 2014

December - Saturn

December derives its name from the fact to be the 10th month of the king Numa's ancient calendar which begins on March. 
 
December represents the "depth", the origins, the Antique and Primordial Time: the beginning of Time. This is a very particular month focused essentially on the festivities and rites of Saturnalia and Divalia (dec. 21st). If Janus represents the beginning, Saturnus (to which December is dedicated) represents the "end".

During December Nature turns her energies back to Earth: a cycle ends as precondition for the opening of the next one. This is a period of Death, not in a profane sense, praparing a re-generation time. The Ianua Coeli open in December.
 
Main festivities are:
  • 1 december - Bona Dea
  • 5 december - Faunalia
  • 10 december - Janus' Agonalia
  • 15 december- Consualia
  • 17 december- Opalia
  • 18 - 22 december- Saturnalia
  • 21 december- Divalia
  • 25 december- Sol Invictus

As already mentioned, the entire month of December is completely inspired by Saturn, an extremely complex Divine Force. According to Macrobius, great mysteries were hidden in the Saturnalia rites.
 
Saturn is a titanic divine force deriving from the union between the Sky and the Earth in symbolic, hermetic and esoteric meanings.
In this meaning (and only in this not-profane meaning) Saturn is "the Ancient", he symbolizes a primordial state, the Saturnia Regna - the Golden Age/Satya-yuga - the beginning of the Sacred Time. With Saturn, the vital energy of the Earth ceases to be linked to Chaos.

Saturn is evirated (separation from power) and chased away by Jupiter. For this reason Saturn hid himeself in Latium and then he disappeared from the Earth. With Jupiter the Age of Silver begins followed by the Age of Bronze and Iron.
 
Saturn is at the base of the Roman Tradictional doctrine of the "Cycles": he represents the Cyclical Death presupposing the beginning of a new cycle. Being hidden in Latium, the Traditional Roman Religion directly derives from the primordial traditional wisdom and knowledge of the Golden Age.

Saturn is the guardian of the secrets of Agriculture (Sator - he cultivating) and navigation (in esoteric sense): he is a Divine Force connected to the "Depth", the Underworld.

All the altars are sacred to Saturn. The ara in the past was just an ara graminacea or a clod of grass and Saturn represents also the primordial fire. During the Saturnalia candles were lit dedicated to the Superior Saturnali to be placed upon the altars.

According to a hermetic perspective, Saturn is symbolized by Lead (Reverse Gold) as expression of the "Matter". Lead and Gold are both generated by the same Force of Saturn. He brings a sickle as symbol of Dissolution and a compasses as symbol of Coagulation.

From Saturn the spyral initiation process begins: for this reason it is considered the most important step because representing the "primordial matter" without any form of derivation.
 

This explains the sentence: "find the hidden Gold in Saturn". This may explain also the reason why the treasury of the Roman State was placed in the Temple of Saturn. 

Orphic Hymn to Kronos/Saturn (offering incense)

Etherial father, mighty Titan, hear,
Great fire of Gods and men, whom all revere:
Endu'd with various council, pure and strong,
To whom perfection and decrease belong.
Consum'd by thee all forms that hourly die,
By thee restor'd, their former place supply;
The world immense in everlasting chains,
Strong and ineffable thy pow'r contains
Father of vast eternity, divine,
O mighty Saturn, various speech is thine:
Blossom of earth and of the starry skies,
Husband of Rhea, and Prometheus wife.
Obstetric Nature, venerable root,
From which the various forms of being shoot;
No parts peculiar can thy pow'r enclose,
Diffus'd thro' all, from which the world arose,
O, best of beings, of a subtle mind,
Propitious hear to holy pray'rs inclin'd;
The sacred rites benevolent attend,
And grant a blameless life, a blessed end.

Porphiry, in Perì Agalmàton, writes that Saturn shows a lazy, slow and cold force: for this reason he is linked to the Force of Time. He is represented standing up and white haired to highlight that Time brings the Old Age.

Saturn is placed, in the circular disposition of the "Peripheral Stripe" by Nigidius Figulus, the 14th house in the last quarter of the Dii Dextri between West and North.

Jamblicus, in the "On the Egyptian Mysteries", describes Saturn as a condensation force linked to solidification and cold. Saturn is an emanation which can be both beneficial and harmful because it brings rigidity. According to the Tradition, Saturn may cause laziness, physical deformities and abnormalities, deviousness in thoughts, anger. 

Saturn Color: Black Planet: Saturn
Metal: Lead
Status:  cold - dry
Number: 6
Musical Note: E
Female Polarity: Mater Larum
Symbol: the Sickle

Arval Implications
Saturn, being a Divine Force at the base of Agriculture, is for this reason a God bringing Civilization. He is at the base of the Art of Agriculture, inspires the Relations with the Earth and how cultivating fields as principle of Civilization for a Society. 

This explains why in this period of the year dedicated to Saturn we find and feel the presence of important agricultural Forces such as Consus and Ops. In this period of the year we must be prepared for the future harvests sacralizing the "neverending nourishment" of Ops (Abundance).

Dicembre - Saturno

Dicembre deve il suo nome al fatto di essere il decimo mese dell'antico anno che iniziava a Marzo. Dicembre rappresenta la profondità, le origini, il Tempo Antico, la primordialità e l'inizio del Tempo. E' un mese molto particolare poichè il mese si incentra sui Saturnalia e sulla data del 21 dicembre (Divalia). Se Giano rappresenta "l'inizio", Saturno (a cui il mese di Dicembre è dedicato) rappresenta "la fine".
 
Nel mese di Dicembre la Natura si richiude in sè stessa, si chiude un ciclo in preparazione all'apertura di uno nuovo: è un periodo di Morte, non nel senso profano, che prepara la rigenerazione. Si aprono le Ianua Coeli.

Le festività principali sono:
  • 1 dicembre - Bona Dea
  • 5 dicembre - Faunalia
  • 10 dicembre - Agonalia di Giano
  • 15 dicembre - Consualia
  • 17 dicembre - Opalia
  • 18 - 22 dicembre - Saturnalia
  • 21 dicembre - Divalia
  • 25 dicembre - Sol Invictus 

Come già detto, l'intero mese di dicembre è fortemente permeato dall'energia divina di Saturno, una forza divina estremamente complessa. Come ricorda anche Macrobio, grandi misteri si occultavano nei riti saturnali. 
 
Saturno è forza divina titanica che deriva dall'unione Cielo e dalla Terra in senso simbolico, ermetico ed esoterico. 
In questi sensi (e solo in questi significati non profani) Saturno è "L'Antico", simboleggia la promoridalità, i Saturnia Regna - l'Età Aurea/Satya-yuga - l'inizio del Tempo Sacro. Con Saturno, l'energia vitale della Terra cessa di essere legata al Caos.
Saturno viene evirato (separazione dalla potenza) e scacciato da Giove (per questo si nascose nel Lazio e poi svanì dalla Terra) e con Giove si passa dall'Età dell'Oro all'Età dell'Argento. Oltre si succedono l'età del Bronzo e poi del Ferro. 
Saturno è alla base della dottrina tradizionale romana dei "cicli": egli rappresenta la morte ciclica che presuppone l'inizio di un nuovo ciclo. Essendosi celato nel Lazio, la Religione Tradizionale Romana è emanazione della sapienza tradizionale primordiale dell'Età dell'Oro.
Saturno è il conoscitore dei segreti dell'agricoltura (Sator - il coltivatore) e della navigazione (in senso iniziatico); è una Forza Divina connessa alla "profondità", al Mondo Sotterraneo.
 
A Saturno sono sacri tutti gli Altari. L'ara anticamente era semplicemente ara graminacea ovvero una zolla di terra e Saturno si identifica con il fuoco promordiale. Durante i Saturnali infatti si accendevano candele di cera dedicate ai "saturnali superiori" da porre sugli altari.
 
Da un punto di vista ermetico, Saturno è simboleggiato dal Piombo (Oro Inverso), come espressione della materialità dei corpi. Piombo e Oro sono prodotti dalla stessa forza di Saturno. Egli reca la Falce (dissoluzione) ed il Compasso (coagula). 
Saturno è il punto di partenza del grande iniziatico processo a spirale: per questo esso è il più importante perchè costituisce la "materia primordiale" senza alcuna forma di derivazione.
 

 Ciò spiega l'espressione: individuare l'Oro Nascosto in Saturno. Questo può anche spiegare perchè il Tesoro dello Stato Romano era conservato nel Tempio di Saturno.

Inno Orfico a Crono/Saturno (si offra incenso)
Sempre fiorente,
padre degli Dei beati e degli uomini,
dai vari espedienti, incorrotto,
di grande forza, prode Titano,
che tutto esaurisci
e al contrario tu stesso accresci
che hai legami infrangibili nel cosmo infinito,
Crono generatore assoluto dell’eternità,
Crono dal vario parlare,
germoglio di Terra e Cielo Stellato,
nascita, crescita, diminuzione,
sposo di Rea, augusto Prometeo,
che abiti in tutte le parti del cosmo,
capostipite, dai disegni tortuosi,
ottimo: ascoltando la voce supplice
manda un felice termine di vita
sempre irreprensibile.


Porfirio, nel Perì Agalmàton, scrive che Crono/Saturno presenta una forza pigra, lenta e fredda: per questo viene associato alla forza tempo: viene rappresentato in piedi e canuto per rappresentare il fatto che il tempo porta la vecchiaia.

Saturno occupa nell'articolazione circolare del "nastro periferico" di Nigidio Figulo la 14a dimora ovvero l'ultimo quarto dei Dii Dextri tra l'occidente ed il settentrione. 

Giamblico, nei Misteri Egiziani, descrive Crono/Saturno come una forza condensatrice legata alla solidificazione ed al freddo. E' una emanazione che può essere benefica ma anche malefica perchè irrigidisce.
Secondo gli Antichi, l'emanazione di Saturno può portare pigrizia, deformità nel fisico e tortuosità nel pensiero, intrattabilità e irascibilità.

Saturno
Colore: Nero
Pianeta: Saturno (il più distante dal Sole in senso ermetico)
Metallo: Piombo
Stato:  freddo - asciutto
Numero: 6
Nota Musicale: Mi
Polarità Femminile: Mater Larum
Simbolo: la Falce

Implicazioni Arvaliche
Saturno, essendo la forza divina che è alla base dell'arte dell'agricoltura, diviene per questo Dio portatore di Civiltà. Il Rapporto con la Terra e la coltivazione dei campi sono alla base del principio di civiltà di una società. Non casualmente in questo mese dedicato a Saturno percepiamo e troviamo la presenza di forze divine agricole come Conso e Ops. In questo momento dell'anno ci si prepara per i raccolti futuri e si sacralizza il "nutrimento perenne" di Ops-Abbondanza.