Il mese di Maggio è interamente dedicato a Maia (polarità femminile) e Vulcano (polarità maschile): su queste divinità ho scritto già alcune considerazioni che possono essere trovate qui.
Entrambe queste forze sono connesse al fuoco sotterraneo, ma, come scrivevo in quel post, esse presentano delle differenza sostanziali. Avendo già fornito qualche informazione su Maia, vorrei ora fare qualche considerazione su Vulcano (la cui festa principale cade comunque ad Agosto). Premetto che si tratta di una forza Divina molto complessa relativamente alla quale potrò fare solo qualche riflessione sommaria: essa infatti investe molti aspetti esoterici, teurgici ed alchemici che non possono essere affrontati in questa sede, anche per l'estrema complessità della materia difficile da banalizzare con poche parole (essa richiede infatti delle conoscenze esoteriche molto profonde).
Quello che mi preme sottolineare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, è che si tratta di effettuare delle considerazioni su vere e proprie forme di conoscenza e di sapienza : non si parla pertanto di Vulcano come un "vecchietto zoppo", ma come una precisa declinazione dell'essere della Natura, del Cosmo, dell'Universo, del Reale.
Come già detto, Vulcano esprime la sacralità del fuoco sotterraneo, di un calore delle profondità della Terra, che, a differenza di Maia, è strattamente legato ai metalli (simboli dei segreti più reconditi delle profondità della Terra e dello Spirito), alla metallurgia (la conoscenza della manipolazione dei metalli in senso esoterico), al "saper fare".
La Tradizione ci presenta Vulcano come un uomo muscoloso (la Forza del Fuoco) con il capo coperto da un copricapo (pileus) blu scuro. Ciò simboleggia che il Fuoco sotterraneo di Vulcano discende dal Cielo, dalle profondità più remote del Cielo. Ma Vulcano zoppica e si appoggia su un bastone perchè, pur derivando dal Fuoco Celeste e generato da questo, il Fuoco Terrestre è comunque meno intenso e dipendente dalla Materia. A differenza del Fuoco Celeste, il Fuoco di Vulcano ha bisogno dell'aria per accendersi. Il Fuoco di Vulcano può sempre spegnersi e può stentare perchè necessita sempre di qualcosa per essere alimentato: il Fuoco Comune Terrestre deve essere alimentato ad esempio dalla legna. Vulcano reca quindi un bastone di legno.
Vulcano viene scagliato sulla terra da Giove attraverso un fulmine.
Il copricapo (pileus) evidenzia inoltre il fatto che Vulcano, con i suoi utensili dell'Arte Allegorica, è un Dio-Artefice: artigiano, fabbro, forgiatore, orefice e sapiente conoscitore dei segreti dei metalli celati sottoterra nella pietra.
La conoscenza dei metalli, dei loro segreti e della metallurgia (grazie anche a precisi strumenti allegorici) fa riferimento ad una Scienza Tradizionale simile per molti aspetti all'arte della costruzione e della manipolazione della pietra per la costruzione di edifici. Essendo una Scienza Tradizionale, il Sapere di Vulcano ha un carattere cosmologico, iniziatico e simbolico che si lega alla dimensione fisica dei metalli (come fecondazioni astrali e divine nel gremium matris terrae) e della loro manipolazione. L'esempio più macroscopico è fornito dall'Alchimia e dalla sua complessa simbologia legata alla trasmutazione dei metalli, alla sua ricerca dei segni e dei poteri trasfiguranti celati nei metalli verso la palingenesi. Allo stesso modo i metali sono elementi centrali dello stesso Corpus Hermeticum e della Tavola di Smeraldo.
I metalli sono infatti una componente importantissima della Scienza delle Corrispondenze e della Scienza delle Segnature ovvero le Scienze Tradizionali dirette a scopire quei segni che uniscono i Mondi dal Macrocosmo al Microcosmo. Si tratta di quelle (sette) corrispondenze divine fra i vari livelli dell'Esistente che si riscontrano in primo luogo fra numeri, colori, pianeti, metalli, note musicali. Ricordo che il Tempio Romano sorgeva su un piedistallo composto da sette gradini, ciascuno dei quali fa riferimento ad una di queste corrispondenze (non bisogna poi dimenticare la peculiarità del sito del Volcanal in Roma).
Queste energie sono poste in una correlazione che si manifesta quindi anche nei metalli, in particolare in alcuni metalli. Le stesse ere dell'umanità sono descritte secondo una simbologia metallica: Età del Ferro, Età del Bronzo, Età dell'Oro. Questa simbologia è molto più profonda e complessa di quella comunemente conosciuta perchè lega i cicli del Tempo ad un metallo ed al suo valore simbolico più che a delle conoscenze "pratiche" o fasi "storiche" dell'umanità.
Queste energie sono poste in una correlazione che si manifesta quindi anche nei metalli, in particolare in alcuni metalli. Le stesse ere dell'umanità sono descritte secondo una simbologia metallica: Età del Ferro, Età del Bronzo, Età dell'Oro. Questa simbologia è molto più profonda e complessa di quella comunemente conosciuta perchè lega i cicli del Tempo ad un metallo ed al suo valore simbolico più che a delle conoscenze "pratiche" o fasi "storiche" dell'umanità.
Inoltre ai metalli-pianeti si legano precisi stati della coscienza secondo il percorso a spirale della palingenesi:
- Saturno-Piombo-Nero: intelligenza raziocinante
- Luna-Argento-Bianco: energie vitali
- Giove-Bronzo-Blu: coscienza esterna-vis agendi-volontà
- Mercurio-Mercurio-Arancione. energia infracosciente dell'intelletto sottile, invisibile, psichico
- Marte-Ferro-Rosso: ardore, animosità
- Venere-Rame-Verde: amore
- Sole-Apollo-Oro-Giallo: coscienza solare
Vi è inoltre la seguente catalogazione ermetica (liberazione dall'Ombra e trasmutazione dei metalli):
La manipolazione dei metalli nel mito di Vulcano porta alla distinzione fra metalli grezzi (o naturali) e metalli lavorati, metalli nobili e metalli vili. Il metallo lavorato nel mito da Vulcano con i suoi Utensili dell'Arte (l'Oro o il ferro ad esempio per forgiare armi) fanno riferimento ad un'operazione che presuppone una conoscenza ed un'opera segreta, ermetica. Vulcano non scopre i metalli, ma li forgia con il fuoco nella sua officina-fucina presso il suo forno. I metalli grezzi sono una forma simbolica di "impietramento" di energie cosmiche che, proprio per essere celati all'interno della Terra, sono coperti di ombra, di materialità, di "terrestrità". La lavorazione dei metalli, e la loro trasformazione-sublimazione in materiali nobili fino alla trasformazione in Oro - non l'Oro volgare, costituisce simbolicamente la "raffinazione" cioè la liberazione dell'uomo e della donna dalla materialità, da questa ombra, dal "sepolcro del vivente". Il Fuoco-Vulcano è quindi un Fuoco ermetico, un fuoco che estrae, che plasma, che modifica e piega la materia, capace di trasformare, anche da un punto di vista spirituale, un metallo vile e celato inerte sottoterra in un'arma.
- Piombo-Saturno-Nero
- Stagno-Giove-Grigio
- Argento-Luna-Bianco
- Ferro-Marte-Ruggine
- Rame-Venere-Rosso/Giallo
- Porpora-Oro-Sole-Rosso
La manipolazione dei metalli nel mito di Vulcano porta alla distinzione fra metalli grezzi (o naturali) e metalli lavorati, metalli nobili e metalli vili. Il metallo lavorato nel mito da Vulcano con i suoi Utensili dell'Arte (l'Oro o il ferro ad esempio per forgiare armi) fanno riferimento ad un'operazione che presuppone una conoscenza ed un'opera segreta, ermetica. Vulcano non scopre i metalli, ma li forgia con il fuoco nella sua officina-fucina presso il suo forno. I metalli grezzi sono una forma simbolica di "impietramento" di energie cosmiche che, proprio per essere celati all'interno della Terra, sono coperti di ombra, di materialità, di "terrestrità". La lavorazione dei metalli, e la loro trasformazione-sublimazione in materiali nobili fino alla trasformazione in Oro - non l'Oro volgare, costituisce simbolicamente la "raffinazione" cioè la liberazione dell'uomo e della donna dalla materialità, da questa ombra, dal "sepolcro del vivente". Il Fuoco-Vulcano è quindi un Fuoco ermetico, un fuoco che estrae, che plasma, che modifica e piega la materia, capace di trasformare, anche da un punto di vista spirituale, un metallo vile e celato inerte sottoterra in un'arma.
Le corrispondenze fra metalli, divinità e centri energetici ed organi del corpo umano sono un'ulteriore espressione di queste relazioni. Il Sapere Vulcanico descrive il processo secondo cui le energie di un Dio o di una Dea, calate e celate all'interno delle profondità della Terra, danno luogo ad un metallo a questa divinità consacrato. Allo stesso modo queste energie si celano nei centri (I Sette Centri di Vita) e negli organi principali del corpo creando quindi un nesso simbolico con i metalli.
La presenza di alcuni metalli sul corpo (o all'interno del corpo) non è pertanto un evento casuale: a livello molto superficiale la presenza di questi metalli sul corpo ed il loro contatto implicano simbolicamente agire con le Divinità corrispondenti, talvolta stimolando o ostacolando forze dormienti del corpo umano. Si determina quindi una convergenza fra fisica e teologia. fra fisiologia e mistica: collane, anelli o bracciali ad esempio non solo "meri gingilli" di solo valore estetico, ma strumenti dotati di una simbologia precisa connessa al valore divino del metallo o della pietra che essi recano.
La presenza di alcuni metalli sul corpo (o all'interno del corpo) non è pertanto un evento casuale: a livello molto superficiale la presenza di questi metalli sul corpo ed il loro contatto implicano simbolicamente agire con le Divinità corrispondenti, talvolta stimolando o ostacolando forze dormienti del corpo umano. Si determina quindi una convergenza fra fisica e teologia. fra fisiologia e mistica: collane, anelli o bracciali ad esempio non solo "meri gingilli" di solo valore estetico, ma strumenti dotati di una simbologia precisa connessa al valore divino del metallo o della pietra che essi recano.
Anche di questo, sulla base del Sapere Vulcanico, bisognerebbe avere adeguata consapevolezza.
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