Oggi si celebra la fondazione di Roma e la Festa della Dea Pale. Sui blog si trovano dettagliate descrizioni storiche di queste due importanti festività. Io stesso ho scritto a riguardo qualcosa che si può leggere qui.
Mi sembra pertanto inutile aggiungere altro anche perchè in questo blog sto cercando di rinunciare il più possibile alla retorica storica e al ricostruzionismo. Non ho nemmeno gradito il fatto che nella stessa città di Roma questi festeggiamenti siano consistiti essenzialmente in parate in costume. Troppo folclore, troppo carnevale. Poca sostanza.
Insomma in una data come questa, il Cultor e la Cultrix di oggi si dovrebbero chiedere cosa significhino queste festività oggi: quale possa essere il loro più intimo significato e quale valore possiamo dare oggi a queste festività: quale contributo possano dare alla spiritualità della Religione Tradizionale Romana oggi. Non credo che la purificazione delle greggi (salvo qualcuno dedito alla pastorizia) ci possa aiutare più di tanto.
Quindi chiedo a me stesso in primo luogo come vivere spiritualmente questa giornata e come questa stessa giornata possa contribuire alla spiritualità per i giorni a venire.
Ebbene, penso che la Religione Tradizionale Romana oggi sia, tra le altre cose, una forma di spiritualità profonda legata al culto (pratica) degli Antenati: il ruolo ed il significato degli Antenati (anche come concetto metafisico) ispirano fortemente questo tipo di Credo.
La fondazione di Roma (il suo mito e la festività di un'antica Dea) quindi ci rimanda ad un'idea di Antenati, ad un'idea di Principio, di Inizio, della nascita di una tradizione Religiosa. Questa giornata ci rimanda quindi ad un'umanità primordiale dove tutta la vita è sacra, in cui uomini e donne sono strettamente vicini agli Dei e alle Dee (in un senso estremamente ampio).
Veniamo rimandati ad un Tempo in cui ogni atto, ogni gesto, ogni pensiero era sacro. Si tratta di un Tempo in cui lo spazio urbano degli uomini e delle donne viene condiviso con quello degli Dei e delle Dee. Ogni uomo e ogni donna sono sacerdoti e sacerdotesse perchè già lo stesso vivere è un atto sacro, la città è essa stessa Tempio, tutte le forme e le espressioni della Realtà rivelano la presenza divina. E di questa presenza divina gli uomini e le donne ne percepiscono il Soffio (flamen).
In questa primordialità si trova un'elementarietà pura, immediata, semplice, diretta: tutto ciò che è immensamente grande è uguale a tutto quello che è immensamente piccolo. Quello che è in alto è uguale a quello che è in basso.
Penso quindi che in una giornata come questa (piuttosto che mascherarsi) si dovrebbe volgere i propri pensieri a questo concetto di primordialità che l'immagine degli Antenati e del loro Culto materializza. Si tratta pertanto di recuperare un senso ed un significato profondo celato in queste festività, sul senso del concetto di Antenati (un concetto che abbiamo quasi completamente smarrito) che debbono ispirare la nostra quotidianità.
Si mediti quotidianamente su questi principi.
Si mediti quotidianamente su questi principi.
Nessun commento:
Posta un commento