Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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venerdì 9 giugno 2017

Il Noce


Il Noce è un albero sacro a Giunone, una Dea cui è dedicato il mese di Giugno. 

Secondo la tradizione romana, agli sposi venivano lanciate e donate delle noci come legame simbolico con Giunone: inoltre poichè il frutto è protetto da un guscio legnoso, ciò rappresenta anche la protezione di Giunone sulla famiglia. 

Come tutti gli alberi, anche il noce è un essere vivente "abitato": la sua Ninfa è Caria (Kar o anche Ker) che dà il nome sacro a queto albero. Dal nome della ninfa Kar o Ker deriva il termine latino Kerebellum (cervello) anche per la somiglianza del frutto del noce con il cervello secondo la Scienza delle Corrispondenze. La noce viene usata infatti per le sue proprietà curative in particolare per il cervello. Il gheriglio, per la sua somiglianza con il cervello è sacro a Minerva mentre il guscio è sacro Giano per somiglianza con una barca.

Ker, Kar, Caria è anche connessa con Carmenta poichè il noce è un albero oracolare: presso un noce le curatrici, le sciamane e gli indovini si recavano per avere ispirazione, visioni e profezie. Inoltre il noce, anche grazie a questo nesso con Carmenta, è uno degli alberi fondamentali alla base dell'alfabeto e del calendario sacri.
 
Albero legato alla Grande Madre rappresenta la vita e la morte, la luce e la tenebra. 

Per tutti questi motivi, soprattutto per il suo collegamento con queste Divinità femminili, il cristianesimo ha collegato il noce a Satana, ai sabba e alle streghe.

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