Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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lunedì 24 ottobre 2011

Meaning and Sense of Ludi

Many rites in the Ancient Roman Religion implied the execution of  Ludi or sport activites and games. These activities, surely showing competitive and sporting features, had a remarkable "sacred" value and importance. For this reason the Ludi had the feature of Res Divinae. Usually an agape, supported by an invitatione daemonum, completed the Ludi.
 
 
Ludi were usually held in the Circus where the presence of the sacred numerology and symbology was particularly evident.  There were three metae named ternae summitates metarum and three altars devoted to the Great Triad. There were five spatia. There were twelve gates from which the carts entered the circus. Seven was the number of the annual Ludi, seven was the number of the rounds of a complete tournment, seven was the number of the Eggs, Tritons or Dolphins to mark the seven curricula. The Egg represented the generating matter and "the potential power" while the Dolphin or the Triton was the symbol of Neptune, the fecundating energy of water.

Everyone attending Ludi perfectly knew the symbolic power of such manifestations. Ludi thus were full of magical forces and energies: for this reason they were preceded by great sacrifices with the invocation of great Divine Forces. This explains also why Romans held the Ludi also in case of great danger of the State and the Community.

In particular, the horse races detained a peculiar role because they evoked the power of the cosmic generating energy: even in this case it should be noted the importance of the October Equus, the sacrifice of the horse dedicated to Mars. 

The presence of specific colors added further magical power to Ludi: the White (Ctone-Lunar power) and the Red (Uranic-solar power)

Each meta sudans was considered a "living place" and each altar dedicated to the God Consus was the focal point of Infernal forces: but the presence of altars devoted to Celestial Gods/Goddesses granted the presence of the uranic principle. The Circus thus became a Daemonum Concilium or a Divine catalyst (with specific seats left empty for them).

Hence sport activities and games (even those more violent - munera) were accompanied by great magical and sacred evocations. The final outcome was the Victory of Celestial Forces over the Infernal ones rather than a simple sport success.  During the Ludi opening parade (pompa), on sacred carts (tensae), the symbols of the great Deities protecting the State and granting the Pax Deorum were presented: first of all the symbols of Jupiter O. M. (the lighting, the scepter with the eagle, the Golden Crown)

Ludi were sacred to the Goddess Victoria or the sacralization of the Triumphant Force.

These sacred sense and meaning of sports and games have been today completely lost as consequence of the complete dissacration of any human activity and natural manifestation. Nonetheless having even a little understanding and knowledge of this meaning may help in understanting the complex symbology at the base of these ancient events and of the sites where in the past these rites were held. In the same time all this may help us in considering with a different sight these expressions of the human being and, where possible, to correctly integrate our rites with some Ludi maintaining their real value, meaning and sense.


Il significato dei Ludi

Molti riti nell'antica Religione Romana prevedevano lo svolgimento di Ludi ovvero di giochi o attività sportive. Queste attività, pur avendo un carattere certemente agonistico, detenevano una valenza spiccatamente "sacra". Pertanto i giochi e le attività sportive avevano a pieno titolo il carattere di Res Divinae. Solitamente un àgape, accompagnata da una invitatione daemonum, chiudeva i Ludi.

I Ludi si svolgevano solitamente nei circhi dove molto forte era la presenza della numerologia e la simbologia sacra. Tre erano le mete (ternae summitates metarum) e tre erano le are presenti (Grande Triade). Cinque erano gli spatia. Dodici il numero delle porte da cui uscivano i carri. Sette il numero dei Ludi Annuali. sette il numero dei giri che componeva una gara completa, sette il numero delle uova, tritoni o delfini che segnavano i sette curricula. L'uovo rappresentava la materia generatrice e la "potenzialità" mentre il delfino ed il tritone rimandavano a Nettuno, la forza fecondatrice delle acque.

I Ludi pertanto si riempivano di forza ed energia "magica" e per questo venivano svolti preceduti da grandi sacrifici e con l'invocazione di potenti forze divine: ed è per questo che venivano svolti dei Ludi in momenti di grande pericolo per la comunità.

La corsa dei cavalli, in particolare, rievocava lo slancio e la potenza della forza generatrice cosmica: anche in questo si può notare l'importanza dell'October Equus, il sacrificio del cavallo consacrato a Marte.

La presenza di specifici colori aggiungeva maggiore potere magico ai Ludi: il Bianco (potenza ctonio-lunare) ed il Rosso (potenza uranico-solare).

Ciascuna meta sudans era considerata "viva" e ogni altare didicato al Dio Consus era il punto agonale di forze infere: la presenza di altari agli Dei/Dee Celesti garantiva però la presenza del principio uranico. Per questo il Circo diventava un Daemonum Concilium ovvero catalizzatore di Dei/Dee (con appositi spazi lasciati vuoti per essi).

In realtà quindi allo svolgimento di attività sportive o di giochi anche cruenti (munera) si sovrapponeva una grande evocazione sacra e magica. La Vittoria era quella non tanto degli atleti, ma delle forze Uraniche su quelle Infere. Nel corteo di apertura dei giochi (pompa) venivano fatti sfilare sui carri sacri (tensae) i simboli (exuviae) delle grandi divinità che garantivano la Pax Deorum primi fra tutti quelli di Giove ottimo Massimo (la folgore, lo scettro sormontato dall'aquila, la corona d'oro).

Tutti i Ludi erano poi consacrati alla Dea Victoria ovvero la sacralizzazione della Forza Trionfale.

Questo significato sacro dei giochi e delle attività sportive è oggi andato del tutto perduto sull'onda della completa dissacrazione di ogni attività umana e naturale. Avere una cognizione sia pur minima di questo senso e significato può aiutare a comprendere in primo luogo la complessa simbologia di queste manifestazioni e dei luoghi che un tempo ospitavano i Ludi. Nello stesso tempo ci può aiutare a vedere con altri occhi queste particolari espressioni dell'agire umano e, ove possibile,  ad integrare i nostri riti con piccoli Ludi rispettandone il senso più vero ed il significato più profondo.

lunedì 17 ottobre 2011

Tips of Ancient Wisdom - 3

"For when the soul gives itself up completely to the Gods, committing all that concerns itself entirely to its Superiors, whilst purity of life is the consequence, and previous to this the divine rules lead the way where is nothing further that confines or trammels it; for all things are in the power of the Gods, and all things subsist around the Gods, and all things are full of the Gods; thereupon does the Divine Light illumine their souls, and being themselves rendered divine, they impart a tension and a strength to the spirit, to which they are united at birth, whilst the latter, being thus sharpened and at the same time governed by the soul, becomes the source of health to the whole body".

Julian The Emperor Oration upon the Mother of the Gods n. 18

Pillole di Saggezza Antica - 3

"Quando l'anima si abbandona completamente agli Dei ed affida tutto ciò che la riguarda esclusivamente alle Potenze Superiori - e seguono le cerimonie, precedute dai riti divini senza che, penso, non vi si nulla di impedimento e di ostacolo, poichè tutto risiede negli Dei e tutto sussiste in rapporto con loro e ne è ripieno - allora subito la Luce Divina si irradia nelle nostre anime: così divinizzate esse conferiscono un certo vigore ed una certa energia al soffio vitale loro connaturato che ne risulta come fortificato e rinvigorito, garantendo la salvezza dell'intero corpo".

Giuliano Imperatore Alla Madre degli Dei n. 18

martedì 11 ottobre 2011

October 12th: Fontinalia

October in the past was characterized by many important festivities: first of all the Ludi Augustales (7 - 13) and the Ludi Capitolini (15). The former were related to the Emperor Augustus become "Divus" (in a next post I will analyze the concept of "Divus" distinct from the concept of "Deus"). 

Ludi Capitolini were related to the chasing away of the Gauls from the Capitol. It's important to note that these festivities were celebrated with Ludi or rituals linked to the Goddess Vittoria.
The complex ritual of the celebration of the October Equus cannot be described here.

On October 10th Meditrinalia were celebrated: Meditrinalia were "curative" rituals during which new wine was used during a libatio expressing the following formula: "novum vinum libo, novo veteri morbo medeor" (I make this libatio with new wine to cure old diseases with the "new")

On October 19th Armilustrium was celebrated: swords, shields and spears were purified and closed in the Temple of Mars after the end of the military year (which begins on march the 9th).

On October 28th Isia, festivity dedicated to Isis, were celebrated.

On October 12th the ancient festivity of Fontinalia is celebrated. This festivity is dedicated to Fons/Fontus (son of Janus) and it is linked to springs and wells where invisible waters become visible. Springs, fountains and wells are decorated with wreaths and flowers are put in the rivers.

It is important to note the use of flowers to celebrate the rituals of Fontinalia: the flower is the symbol of transient beauty and impermanence of the existence.


This festivity is however rather complex, with more profound meanings than one can expect. This festivity sacralizes a relevant aspect of water as  fons et origo, or primordial element which embraces all the potential manifestations of the existence.

The most relevant aspect of Fontinalia (invisible/visible waters) is thus the sacralization of an element which precedes any form and any creation. This cycle "invisible/visible" corresponds to the relation immersion/emersion: emersion is the cosmogonical act of the manifestation while immersion is a dissolution. Thus water (a regeneration element) evidences the cycle life/death.

Moreover, water, preceding creation, has its own "aquatic" symbology (i.e. the shell). Water is linked to the Female Polarity, the Moon, the Matter, the Undifferentiated Life.

Water (and its primordial features) connotes any "humid" and indefferentiated principle: it's important to note the symbology of the "Flowing Waters" and the "Iced Waters", the symbology of the "Flow" and the "Descending Principle". The cycle and the "Becoming" described by the water are linked to the complex symbolgy of Janus.

All this is therefore what we must have in mind when celebrating the rites of Fontinalia.

12 Ottobre: Fontinalia

Il mese di Ottobre anticamente era connotato da alcune feste molto importanti: innanzitutto i Ludi Augustales (7 - 13) ed i Ludi Capitolini (15). I primi ricordavano il Divo Augusto (sarà importante affrontare il concetto di Divus distinto da quello di Deus). I Ludi Capitolini ricordavano la cacciata dei Galli dal Campidoglio. Altrettanto importante è sottolineare che queste festività venivano celebrate con dei Ludi ovvero con manifestazioni legate alla Vittoria.

Molto più complessa è la celebrazione dell'October Equus che non può essere effettuata in questa sede.

Da ricordare poi i Meditrinalia del 10 Ottobre ovvero feste "curative": durante questa festività si libava con vino nuovo e si pronunciava la seguente formula "novum vinum libo, novo veteri morbo medeor" (libo con vino nuovo affinchè il nuovo curi i vecchi mali).

Il 19 ottobre si svolgeva poi l'Armilustrium ovvero, poichè si concludeva l'anno militare iniziato il 9 marzo, si purificavano le armi e le si riponevano nel Tempio di Marte fino al successivo 1 marzo.

Il 28 si svolgevano le Isia ovvero la festa di Iside.

Una festa molto antica e molto sentita era quella delle Fontinalia del 12 ottobre in onore di Fons/Fontus figlio di Giano. Questa festività si lega alle fonti e sorgenti delle acque invisibili e che diventano visibili. Le sorgenti, i pozzi e le fontane venivano decorate con corone di fiori e si gettavano fiori nei fiumi nei pressi delle sorgenti.

Questa festività è in realtà molto più complessa di quanto possa apparire ad uno sguardo superficiale. In questa festività si sacralizzava un aspetto molto importante dell'acqua in quanto fons et origo, ovvero elemento primordiale che raccoglie in sè tutte le potenzialità dell'esistenza.

L'aspetto più rilevante delle Fontinalia (acque visibili/invisibili) è quindi la sacralizzazione di ciò che precede qualsiasi forma e di ciò che precede ogni creazione. Questa ciclicità visibile/invisibile corrisponde al rapporto immersione/emersione: l'emersione è l'atto cosmogonico della manifestazione  mentre l'immersione rappresenta una dissoluzione. L'acqua (elemento di rigenerazione) quindi evidenzia il ciclo vita-morte.

Allo stesso modo si presti attenzione all'uso dei fiori per la celebrazione di questa festività: il fiore rappresenta la bellezza fugace e l'impermanenza dell'esistenza.

L'acqua inoltre poichè precede la creazione dispone di una simbologia specifica "acquatica".(ad esempio la conchiglia). Le acque sono connesse alla Polarità Femminile, alla Luna, alla Materia, alla vitalità indifferenziata

La primordialità dell'acqua connota ogni principio "umido", indifferenziato: si rifletta sulla simbologia delle Acque Fluenti e delle Acque Gelate, sulla simbologia della "Corrente", e sul principio "discendente". La ciclicità ed il divenire espresso dalle Acque si lega pertanto alla complessa simbologia di Giano.

Questo pertanto è ciò che dobbiamo tenere presente nello svolgimento dei riti delle Fontinalia.

martedì 4 ottobre 2011

Tips of Ancient Wisdom - 2

"Let us, O conscript fathers, think as highly of ourselves as we please; and yet it is not in numbers that we are superior to the Spaniards, nor in personal strength to the Gauls, nor in cunning to the Carthaginians, nor in arts to the Greeks, nor in the natural acuteness which seems to be implanted in the people of this land and country, to the Italian and Latin tribes; but it is in and by means of piety and religion, and this especial wisdom of perceiving that all things are governed and managed by the divine power of the Immortal Gods, that we have been and are superior to all other countries and nations."

Cicero De Haruspicum Responso, n. 19

Pillole di Saggezza Antica - 2

"Per quanto alta sia l'opinione che abbiamo di noi stessi, non superiamo certo in numero gli Ispanici, nè in forza i Galli, nè in astuzia i Cartaginesi, nè nelle arti i Greci, nè infine per il loro senso di attaccamento alla terra natale gli stessi Italici ed i Latini; è invece nella Pietà e nella devozione che siamo superiori a tutti i popoli e in quella sola sapienza che ci ha consentito di imparare che tutto è governato e diretto dalla potenza degli Dei."

Cicerone de Haruspicum Responso, n. 19

lunedì 3 ottobre 2011

October

October represents the last month in the active sacred year symbolizing a period of intense spirituality. During this period Nature tends to a phase of cyclical death.

October 12 is dedicated to the Fontinalia - the festivity of "underground and invisible springs" while October 15 was dedicated to the complex festivity and ritual of "October Equus".

Ottobre

Ottobre rappresenta l'ultimo mese dell'anno attivo e simbolizza un periodo di intensa spiritualità. In questo periodo infatti la Natura si avvia verso una fase di morte ciclica.

Il 12 ottobre si festeggiano le Fontinalia ovvero la "Festa delle Fonti sotterranee ed invisibili" mentre il giorno 15 si celebrava la complessa festa e rituale dell' "October Equus".