Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
.

lunedì 24 dicembre 2012

December 25th: Sol Invictus

December 25th is dedicated to "Sol Invictus" (Invincible Sun) celebrating the perpetual light's vitality.

This is a particularly old festivity already known and celebrated by ancient egyptians: divine energy "Earth's Heart" or "Intelligent Light" flows into a sacred cone shaped stone (Betilus - Gods' See) or in black stones or flash stones.

Sol Invictus was a special protector of the Emperor and the entire Roman Empire.

In this day an omnipotent, eternal and universal single sole God is celebrated whose most splendid manifestation is the Sun. This Great One has the Substance which Gods are formed of.

For this reason, christianity took possession of this ancient pagan festivity making it coincide with Christmas and the Jesus' birth.

It is important to note that the concept of Sun celebrated in this day is not referred to the Sun as "astronomical object", or the star everyone can see in the sky - the sole sun the profane people can perceive, but as "divine entity", but the so-called "Third Sun", "The Centre of the Universe, "The Divine Entity". I suggest for any further detail the reading of the text by the Emperor Julian "Hymn To King Helios". This well-known hymn by Proclus can be used as correct invocation.
 
Proclus; Hymn to Helios

Hearken, king of noeric fire, Titan holding the golden bridle,
hearken, dispenser of light, you, o Lord, who hold yourself the key to the life-supporting source
and channel off from above a rich stream of harmony into the material worlds.
Hearken: for you, being above the middlemost seat of aether
and in possession of the very brilliant disk,
the heart of the cosmos, have filled everything
with your intellect-awakening providence.
The planets, girded with your ever-blooming torches,
through unceasing and untiring dances
always send life-producing drops down for earthlings.
Under the influence of your chariot’s returning courses
everything that is born has sprouted up according to the ordinance of the Seasons.
The din of the elements clashing with each other
stopped once you appeared from your unspeakable begetter.
For you the unshakeable choir of the Moirai has yielded.
Back again they wind the thread of compelling  destiny,
when you wish it.
For all around you dominate, all around you rule by force.
From your chain the king of the song that obeys the divine, Phoibos, sprung forth.
Singing inspired songs to the accompaniment of the kithara
he calms the great wave of deep-roaring becoming.
From your evil-averting band that imparts pleasant gifts Paiêon sprouted,
and he imposed his health by filling the wide cosmos with harmony wholly devoid of harm.
People honour you in hymns as the famous father of Dionysus.
And again some praise you in songs as Euios Attis in the extreme depths of  matter,
whereas others praise you as pretty Adonis.
The threat of your swift whip holds fears for the wild-tempered daemons, noxious to men,
who prepare evil for our miserable souls,
in order that forever, in the gulf of heavy-resounding life,
they suffer once they have fallen under the yoke of the body
with the result that they forget the bright-shining court of the lofty Father.
But, you the best of gods, crowned with fire, blest daemon,
image of the all-creating god, uplifter of souls,
hearken and always purify me of every fault;
receive my tearful supplication,
pull me out of baneful defilement and keep me far from the punishing deities
while mollifying the swift eye of Justice that sees all.
May you always through your evil-averting help
give holy light rich with blessings to my soul,
once you have scattered the man-destroying poisonous mist,
and to my body fitness and gift-bestowing health;
bring me to glory, that in accord with the traditions of my fore fathers
I may cultivate the gifts of the Muses with pretty locks.
Give me, if you wish so, Lord, unshakeable bliss as a reward for lovely piety.
You perfect all things easily, for you have the power and infinite might.
And if some ill comes my way through the threads moved by the stars
from the spindles of destiny that revolve in helices,
ward it off yourself with your mighty radiance.

25 Dicembre: Sol Invictus

Il giorno del 25 dicembre è dedicato al "Sol Invictus" (Sole Invicibile) con il quale si celebra la perenne vitalità della luce.

Si tratta di una festa antichissima nota e celebrata in questo giorno già dagli antichi egizi: l'energia divina "Cuore del Mondo" o "Luce Intelligente" confluiva in una pietra sacra a forma di cono (Betilo - dimora degli Dei) o in pietre nere o pietre di flumine.

Il Sol Invictus era il protettore speciale degli Imperatori e di tutto l'Impero Romano.

In questo giorno in sostanza si celebrava una divinità unica, onnipotente, eterna ed universale di cui il Sole è la manifestazione più splendida. Questo grande Uno detiene la sostanza da cui tutti gli Dei sono formati.

Per questa ragione il cristianesimo si è impossessato di questa antica festa pagana facendola coincidere con la nascita di Gesù.

E' opportuno ricordare che il concetto di "sole" celebrato in questa giornata non si riferisce ovviamente al Sole in quanto "corpo astrale" o soggetto astronomico, ovvero la stella che vediamo nel cielo - unico Sole percepibile dai profani -, ma  il cosiddetto "Terzo Sole", "Centro dell'Universo", "Ente". Per opportuni approfondimenti consiglio la lettura del testo dell'Imperatore Giuliano "Ad Helios Re". Il seguente arcinoto "Inno al Sole" di Proclo può essere utilizzato come corretta invocazione.


Proclo: Inno ad Helios 

Ascolta, o re del fuoco intellettuale,
Titano dalle briglie d'oro, ascolta, dispensatore di luce,

 signore che possiedi la chiave della fonte della vita,
 e che sui mondi materiali dall'alto versi un copioso fiume d'armonia.
Ascolta, giacchè tu, che hai sede nel mezzo al di sopra dell'etere,
e tieni il cuore dell'universo, circolo luminosissimo, tutto riempisti della tua provvidenza,
eccitatrice della mente.
I pianeti, cinti dalle tue fiamme perennemente vivide,
sempre, con incessanti e infaticabili movimenti circolari,
mandano a favore di quanti vivono sulla terra stille vitali,
e ogni generazione, sotto i vostri ricorrenti corsi, rigermina secondo la legge delle Ore.
Il fragore degli elementi fra loro cozzanti cessa, quando tu,
che discendi da padre ineffabile appari.
A te cede il coro inconcusso delle Moire; che torcono all'indietro il filo del destino ineluttabile,
quando lo vuoi; giacchè sommamente sei potente e vastamente signoreggi.
Balzò fuori di vostra catena Febo, signore della sacra melodia;
divinamente cantando, al suono della cetra, placa l'enorme flutto della generazione dal cupo muggito.
Dal diffondersi della tua luce, che allontana i mali, nacque, dono soave, Peone,
e sua salute diffuse, dopo aver riempito il vasto universo di balsamica armonia.
Te cantano il glorioso padre di Dioniso;
e te Evio-Attis negli ultimi recessi della materia, te delicato Adone altri chiamarono nei loro canti.
E paventano la minaccia della tua agile sferza i demoni, agli uomini funesti, di cuor feroce,
che alle nostre infelici anime ordiscono danni, affinchè sempre
nell'abisso della vita dal cupo fragore
soffrano sotto il peso del corpo, bramosi del giogo,
e dimentichino la dimora eccelsa e splendente del padre.
Ma tu, ottimo fra gli Dei, coronato di fuoco, nume beato, immagine del dio creatore di tutte le cose,
tu, che le anime elevi,
ascolta, e purificami da ogni peccato per sempre;
e la preghiera di molte lacrime accogli, e liberami dal peccato che dà  dolore,
e tienmi lontano dalle espiazioni, placando l'occhio vigile di Dike che tutto vede.
Ad opera del tuo aiuto sempre salutare concedi all'anima mia
la luce purissima e beatissima, una volta dispersa la caligine,
funesta ai mortali, prodotta da veleno e al corpo il magnifico dono d'una perfetta salute.
Fâ chè io diventi famoso e che,
secondo il costume dei miei predecessori
possa aver cura delle Muse dalle amabili trecce.
Non turbato benessere, che nasce da amorosa pietà , se tu vuoi, concedimi, o Signore,
giacchè facilmente puoi compiere.
Tu, infatti, possiedi saldo ed infinito vigore.
Ma se, per i fusi delle Moire, rotanti sotto i fili tratti dai movimenti degli astri
qualcosa di funesto ci colpisce,
distòrnalo con la forza dell'impeto tuo.

venerdì 21 dicembre 2012

December 21st: Divalia

This day is dedicated to an ancient Goddess, Angerona - Dea Dia, so ancient that also for Romans was rather mysterious. This day and Dea Dia are devoted to the rites of a particularly important moment of the year: the winter solstice

In this peculiar day named dies brevissimus (shortest day), the Ianua Coeli (The Sky Gates) are opened (the Ianus' golden key) and light preavils again over darkness. The biological cycle of life begins again.

The importance of Dea Dia is given also by the fact that the temple of this Goddess, on 19 or 29 May, was the sacred place where the Arvales met to attend to important liturgies (Arvalia) in favour of Lares. Arvales, dressed with white gowns (white expresses magical sovereignty) through ceremonies for Dea Dia, Lares and Mars-father affirmed the ties of the mankind with Mother Earth.

During this day, which marks the beginning of the Arvalic Year, we remember our Lares or The Ancestors and the future descendants; we, the living part of the family, thus are the "present ring" of a long chain being suspended between past and future.

The Lar Familiaris is the "family's soul" whose symbol is the home firelight as in the case of Vesta Mater.

The home ceremony must be made after the sunset being addressed to the imagines of the two Home Lares (representing the two universal polarities: masculine and feminine).

The opening formula is as follows

SACRA PRIVATA PERPETUE MANENTO

Then the Ancient Invocation (Semones) of the Arvales:

E Nos Lases Ivvate (three times)
Neve Lve Rve Marmar Sins Incvurrere in Pleores (three times)
Satvr Fv Fere Mars Limen Sali Sta Berber (three times)
Semvnis Alternei Advocapit Conctos (three times)
E Nos Marmar Ivvato (three times)
Trivmpe (five times)

Afterwards, a very frugal meal can be eaten based on a simple soup of spelt, broad beans, lentils accompanied by simple flatbread and wine. Meat must be totally avoided.

21 Dicembre: Divalia

La giornata del 21 dicembre è dedicata ad una Dea antichissima, Angerona - Dea Dia, talmente antica da essere quasi misteriosa per gli stessi Romani. La giornata della Dea Dia ritualizza un momento particolarmente importante dell'anno: il solstizio d'inverno.

In questo giorno particolare detto dies brevissimus (giorno brevissimo) si aprono le Ianua Coeli ovvero le Porte del Cielo (Chiave d'Oro di Giano) e la luce torna a prevalere sulle tenebre. Ricomincia il ciclo biologico della vita.

L'importanza del ruolo della Dea Dia è data anche dal fatto che nel tempio di questa Dea si ritrovavano il 19 o il 29 di maggio, i Fratelli Arvali (Arvales) per svolgere importanti liturgie in favore dei Lares (Arvalia). Gli Arvali vestiti di bianco (colore che esprime sovranità magica) tramite le cerimonie alla Dea Dia, ai Lares e a Marte (padre e fecondatore), affermavano il legame degli uomini alla loro terra.

In questo giorno, che segna l'inizio dell'anno arvalico, quindi ricordiamo i nostri Lares ovvero gli antenati e i discendenti futuri: noi viventi rappresentiamo quindi l'anello "presente" di una lunga catena sospesi fra passato e futuro.

Il Lar Familiaris è "l'anima della famiglia" il cui simbolo è il fuoco domestico, come nel caso di Vesta (Vesta Mater).

La cerimonia domestica si deve svolgere dopo il tramonto del sole rivolti alle due immagini dei Lares domestici (rappresentanti le due polarità universali: maschile e femminile).

La formula di apertura della cerimonia è la seguente:

SACRA PRIVATA PERPETUE MANENTO

Quindi si reciti l'antica invocazione (Semones) dei Fratelli Arvali:

E Nos Lases Ivvate (tre volte)
Neve Lve Rve Marmar Sins Incvurrere in Pleores (tre volte)
Satvr Fv Fere Mars Limen Sali Sta Berber (tre volte)
Semvnis Alternei Advocapit Conctos (tre volte)
E Nos Marmar Ivvato (tre volte)
Trivmpe (cinque volte)

Successivamente si può consumare un pasto frugale a base di una minestra di farro, fave e lenticchie accompagnata da semplici focacce e vino.

Evitare tassativamente la carne.

lunedì 10 dicembre 2012

Saturn

Saturn is an extremely complex Divine Force. According to Macrobius, great mysteries were hidden in the Saturnalia rites.
 
Saturn is a titanic divine force deriving from the union between the Sky and the Earth in symbolic, hermetic and esoteric meanings.

In this meaning (and only in this not-profane meaning) Saturn is "the Ancient", he symbolizes a primordial state, the Saturnia Regna - the Golden Age/Satya-yuga - the beginning of the Sacred Time. With Saturn, the vital energy of the Earth ceases to be linked to Chaos.

Saturn is evirated (separation from power) and chased away by Jupiter. For this reason Saturn hid himeself in Latium and then he disappeared from the Earth. With Jupiter the Age of Silver begins followed by the Age of Bronze and Iron.

Saturn is at the base of the Roman Tradictional doctrine of the "Cycles": he represents the Cyclical Death presupposing the beginning of a new cycle. Being hidden in Latium, the Traditional Roman Religion directly derives from the primordial traditional wisdom and knowledge of the Golden Age.

Saturn is the guardian of the secrets of Agriculture (Sator - he cultivating) and navigation (in esoteric sense): he is a Divine Force connected to the "Depth", the Underworld.

All the altars are sacred to Saturn. The ara in the past was just an ara graminacea or a clod of grass and Saturn represents also the primordial fire. During the Saturnalia candles were lit dedicated to the Superior Saturnali to be placed upon the altars.

According to a hermetic perspective, Saturn is symbolized by Lead (Reverse Gold) as expression of the "Matter". Lead and Gold are both generated by the same Force of Saturn. He brings a sickle as symbol of Dissolution and a compasses as symbol of Coagulation.

From Saturn the spyral initiation process begins: for this reason it is considered the most important step because representing the "primordial matter" without any form of derivation.



This explains the sentence: "find the hidden Gold in Saturn". This may explain also the reason why the treasury of the Roman State was placed in the Temple of Saturn. 

Orphic Hymn to Kronos/Saturn (offering incense)

Etherial father, mighty Titan, hear,
Great fire of Gods and men, whom all revere:
Endu'd with various council, pure and strong,
To whom perfection and decrease belong.
Consum'd by thee all forms that hourly die,
By thee restor'd, their former place supply;
The world immense in everlasting chains,
Strong and ineffable thy pow'r contains
Father of vast eternity, divine,
O mighty Saturn, various speech is thine:
Blossom of earth and of the starry skies,
Husband of Rhea, and Prometheus wife.
Obstetric Nature, venerable root,
From which the various forms of being shoot;
No parts peculiar can thy pow'r enclose,
Diffus'd thro' all, from which the world arose,
O, best of beings, of a subtle mind,
Propitious hear to holy pray'rs inclin'd;
The sacred rites benevolent attend,
And grant a blameless life, a blessed end.

 

Saturno

Saturno è una forza divina estremamente complessa. Come ricorda anche Macrobio, grandi misteri si occultavano nei riti saturnali. 

Saturno è forza divina titanica che deriva dall'unione Cielo e dalla Terra in senso simbolico, ermetico ed esoterico. 

In questi sensi (e solo in questi significati non profani) Saturno è "L'Antico", simboleggia la promoridalità, i Saturnia Regna - l'Età Aurea/Satya-yuga - l'inizio del Tempo Sacro. Con Saturno, l'energia vitale della Terra cessa di essere legata al Caos.

Saturno viene evirato (separazione dalla potenza) e scacciato da Giove (per questo si nascose nel Lazio e poi svanì dalla Terra) e con Giove si passa dall'Età dell'Oro all'Età dell'Argento. Oltre si succedono l'età del Bronzo e poi del Ferro. 

Saturno è alla base della dottrina tradizionale romana dei "cicli": egli rappresenta la morte ciclica che presuppone l'inizio di un nuovo ciclo. Essendosi celato nel Lazio, la Religione Tradizionale Romana è emanazione della sapienza tradizionale primordiale dell'Età dell'Oro.

Saturno è il conoscitore dei segreti dell'agricoltura (Sator - il coltivatore) e della navigazione (in senso iniziatico); è una Forza Divina connessa alla "profondità", al Mondo Sotterraneo.

A Saturno sono sacri tutti gli Altari. L'ara anticamente era semplicemente ara graminacea ovvero una zolla di terra e Saturno si identifica con il fuoco promordiale. Durante i Saturnali infatti si accendevano candele di cera dedicate ai "saturnali superiori" da porre sugli altari.

Da un punto di vista ermetico, Saturno è simboleggiato dal Piombo (Oro Inverso), come espressione della materialità dei corpi. Piombo e Oro sono prodotti dalla stessa forza di Saturno. Egli reca la Falce (dissoluzione) ed il Compasso (coagula). 

Saturno è il punto di partenza del grande iniziatico processo a spirale: per questo esso è il più importante perchè costituisce la "materia primordiale" senza alcuna forma di derivazione. 



 Ciò spiega l'espressione: individuare l'Oro Nascosto in Saturno. Questo può anche spiegare perchè il Tesoro dello Stato Romano era conservato nel Tempio di Saturno.

Inno Orfico a Crono/Saturno (si offra incenso)

Sempre fiorente,
padre degli Dei beati e degli uomini,
dai vari espedienti, incorrotto,
di grande forza, prode Titano,
che tutto esaurisci
e al contrario tu stesso accresci
che hai legami infrangibili nel cosmo infinito,
Crono generatore assoluto dell’eternità,
Crono dal vario parlare,
germoglio di Terra e Cielo Stellato,
nascita, crescita, diminuzione,
sposo di Rea, augusto Prometeo,
che abiti in tutte le parti del cosmo,
capostipite, dai disegni tortuosi,
ottimo: ascoltando la voce supplice
manda un felice termine di vita
sempre irreprensibile.



lunedì 3 dicembre 2012

December

December derives its name from the fact to be the 10th month of the king Numa's ancient calendar which begins on March. 
 
December represents the "depth", the origins, the Antique and Primordial Time: the beginning of Time. This is a very particular month focused essentially on the festivities and rites of Saturnalia and Divalia (dec. 21st). If Janus represents the beginning, Saturnus (to which December is dedicated) represents the "end".

During December Nature turns her energies back to Earth: a cycle ends as precondition for the opening of the next one. This is a period of Death, not in a profane sense, praparing a re-generation time. The Ianua Coeli open in December.
 
 
Main festivities are:

  • 1 december - Bona Dea
  • 5 december - Faunalia
  • 10 december - Janus' Agonalia
  • 15 december- Consualia
  • 17 december- Opalia
  • 18 - 22 december- Saturnalia
  • 21 december- Divalia
  • 25 december- Sol Invictus

Dicembre

Dicembre deve il suo nome al fatto di essere il decimo mese dell'antico anno che iniziava a Marzo. Dicembre rappresenta la profondità, le origini, il Tempo Antico, la primordialità e l'inizio del Tempo. E' un mese molto particolare poichè il mese si incentra sui Saturnalia e sulla data del 21 dicembre (Divalia). Se Giano rappresenta "l'inizio", Saturno (a cui il mese di Dicembre è dedicato) rappresenta "la fine".
 
Nel mese di Dicembre la Natura si richiude in sè stessa, si chiude un ciclo in preparazione all'apertura di uno nuovo: è un periodo di Morte, non nel senso profano, che prepara la rigenerazione. Si aprono le Ianua Coeli.

Le festività principali sono:
  • 1 dicembre - Bona Dea
  • 5 dicembre - Faunalia
  • 10 dicembre - Agonalia di Giano
  • 15 dicembre - Consualia
  • 17 dicembre - Opalia
  • 18 - 22 dicembre - Saturnalia
  • 21 dicembre - Divalia
  • 25 dicembre - Sol Invictus