Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
.

giovedì 21 aprile 2011

April the 21st: Dies Natalis Romae, Palilie

Rome has been founded on 21st april 753 b.c. over the Palatine by Romolus with a rite based on the delimitation of the templum with a lituum, auspices' reading and interpretation, offering to Gods and to the Earth, delimitation of the sacred space with a lituum, construction of the pomerium (sacred border) traced on the ground with a plough's furrow, delimitation of the Via Sacra around the pomerium.

Through this rite Rome became not only a physical space, but also a metaphysical space where great energies and forces are concentrated. Rome is thus not only a "place" but also a "meta-place". Thanks to this consecration, or a translation into the Gods' dimension, Rome may be the center of other religions but it will remain the site of the Ancient Gods forever.

Costantinopolis is the only city in the world founded with the same rite.

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This day is dedicated also to the ancient Goddess Pale, Goddess of shepherds, sheep farming and flocks.

This is a purification day during which flat bread and milk are eaten and offered to this Goddess.

At night straw fires are lighted.
In the past cattle was passed three times through these fires as a purification rite.

21 Aprile: Natale di Roma

Il 21 aprile 753 a. c. Roma viene fondata sul Palatino da Romolo con un rito che ha previsto la delimitazione del templum con un lituo, lettura degli auspici, offerta agli Dei e alla Terra, delimitazione dello spazio sacro con il lituo, costruzione del pomerium tracciato nella Terra con un solco dell'aratro, delimitazione della Via Sacra intorno al pomerium.

Attraverso questo rito Roma diventa non solo uno spazio fisico, ma anche uno spazio metafisico dove si concentrano grandi energie naturali e forze. Roma quindi non è solo un luogo ma anche un meta-luogo. Grazie a questa consacrazione, ovvero una traslazione alla dimensione degli Dei, Roma potrà anche essere il centro di altre religioni, ma rimarrà sempre la dimora degli antichi Dei.

L'unica altra città al mondo fondata con il medesimo rito è Costantinopoli.


Giornata dedicata all'antica Dea Pale, Dea dei pastori, della pastorizia e delle greggi.

Giornata della purificazione durante la quale si offrono alla Dea e si consumano focacce e latte. Accensione notturna di fuochi di paglia. Anticamente il bestiame veniva fatto passare tre volte attraverso il fuoco come rito di purificazione.

venerdì 15 aprile 2011

La Sacralizzazione dello Spazio: Dei/Dee Superi, Dei/Dee Inferi

Nella Religione Tradizionale Romana il Tempo costituisce una dimensione sacra: questa sacralizzazione è materializzata dal Calendario che rappresenta una sorta di "mappa" per orientarsi attraverso i ritmi e le misure del tempo trascendente. In questo senso, il tempo non contiene fatti, ma "significati".


Allo stesso modo lo Spazio presenta due significati distinti, ma integrati. Da un lato si colloca il senso prettamente fisico dello spazio e la sua sacralizzazione avviene mediante la "personalizzazione" delle diverse materializzazioni dello spazio. Ogni luogo detiene una sua individualità, una sua specificità, una sua unicità ed identità. Il Genius Loci, i Lares Compitales, l'Anima Mundi e tutte le divinità di luoghi specifici sono l'epsressione più tipica di questo tipo di significato.


Dall'altro lato si colloca un senso più profondo e più complesso dotato di rilevanti implicazioni meta-fisiche.


Lo spazio celeste, quello terreno e quello sotterraneo, l'alto ed il basso, l'orizzontale ed il verticale, la destra e la sinistra ecc... sono tutte espressioni di un simbolismo complesso che è tradizionalmente rappresentato dal simbolismo della croce (direzione-orientamento, il "Dove"). Questo simbolismo, che è comune a tutte le religioni tradizionali, conferma proprio per questo fatto come esso sia fondamentalmente qualcosa di intimamente intrinseco alla Natura stessa piuttosto che una semplice e pura atrazione umana.


Qualsiasi direzione nello spazio presenta specifiche influenze ed ospita specifiche energie e forze che sono alla base della Scienza Augurale, l'orientamento sacro dei riti e lo stesso posizionamento ed orientamento dei templi e di tutti gli spazi sacri. La comprensione di questi elementi, attraverso un lungo e complesso studio non riducibile in questa sede, fornisce la possibilità di prolungare la dimensione materiale ed umana all'interno di una sfera più profonda e complessa.


Sia sufficiente sapere in questa sede che, come il tempo indica specifici momenti per l'effettuazione ad esempio di determinate azioni rituali (il "Quando"), allo stesso modo gli spazi ed i luoghi coinvolgeranno implicazioni specifiche più profonde rispetto alla semplice visuale profana. Alcuni riti devono essere svolti inluoghi elevati, altri in caverne o luoghi sotterranei, altri vicino all'acqua secondo quando previsto dalla Geografia Sacra che di fatto non implica mai delle scelte "soggettive": tutto questo deve essere fondamentalmente "coerente" con questa sfera meta-fisica.


Lo spazio è e rimane uno spazio vivente e vissuto in base alle sue specificità e peculiarità all'interno del quale gesti, parole, formule e segni hanno un valore e significato ben definito. Per questo per gli Antichi Credenti i luoghi sono tutti indistintamente spazi meritevoli di rispetto e di attenzione. Lo spazio per i rituali è comunque solo la "punta di un iceberg" di un più inteso significato di Spazio.


Questo senso più intenso si basa principalmente sulla tri-dimensionalità del valore verticale dello Spazio Sacro che si sovrappone alla tri-dimensionalità del Tempo Sacro. Questa simbologia sovrapposta si materializza, tra l'altro, nella sacralità del numero 3: le Triadi, le tre funzioni sacre, la simbologia del Tripode, il Tridente di Poseidone, ecc...


Il primo livello è connesso al "principio solare" (Supera, alto) non solamente in termini astronomici, ma principalmente in senso uranico, come "principio della luce splendente".

Il secondo livello è quello della "dimensione terrena" connessa alla dimensione umana e di tutti gli esseri viventi.

Il terzo livello è quello "sotterraneo" (Infera, basso) connesso all'oscurità.


La dimensione umana è quindi una dimensione intermedia fra quella Supera e quella Infera.



Le dimensioni Supera ed Infera sono gli estremi di due opposti: esse detengono una specifica ed opposta simbologia e pur essendo strettamente integrate non possono comunicare l'una con l'altra. La realtà del visibile e dell'esistente è di fatto il risultato dell'azione e del movimento di queste due dimensioni contrapposte ed interconnesse. Queste dimensioni posseggono forze ed energie che sono identiche ma contrapposte (ad es. Giove/Plutone, Fuoco Celeste/Fuoco Sotterraneo). Grazie alla loro azione i cicli della nascita, morte e rigenerazione continua (alla base dell'esistenza) possono avere luogo.


Le forze che caratterizzano queste dimensioni restano integrate. Se gli dei/Dee Superi sono espressione di un Cielo (metafisico) Splendente, gli Dei/Dee Inferi sono connessi alla Notte, all'oscurità, all'ombra, all'occulto e al segreto. Gli Dei/Dee Inferi sono sempre espressione e collegati alla "Crescita" (il simbolismo ad esempio del "seme custodito nelle mani sotterranee di Proserpina" da cui si svilupperà la pianta). Queste divinità, a differenza della credenza profana comune, sono la rappresentazione più vivida della fecondità naturale, dell'acqua e del fuoco sotterraneo come linfe vitali. Basta pensare ad esempio alla grande differenza fra Venere e Proserpina o le caratteristiche infernali di Cerere e di tutte le Grandi Madri.


Un altro
aspetto importante da considerare è la relazione fra la dimensione infera e la Morte anche perchè questa relazione è fortemente influenzata da pregiudizi e incomprensioni.



Secondo la Tradizione, ogni uomo possiede il suo Genius così come ogni donna possiede la sua Juno (entrambi questi termini derivano dal Latino "generare". Questi sono la rappresentazione sacra di quelle forze vitali e generatrici che sostengono l'esistenza di ognuno, sostengono la stessa famiglia come concatenazione generazionale. La famiglia è sacralizzata da Vesta e dai Lari famigliari il cui sinbolo è il serpente
(animale infernale tellurico). Genius/Juno sono forze di per sè impersonali che appartengono alla Natura, più precisamente alla dimensione infernale. La sede dei Lari è infatti simbolicamente situata sottoterra sottoposta all'influenza di un principio femminile: Mania,
Mater Larum.


Con la morte, l'uomo e la donna perdono la loro personalità e, per un breve periodo di tempo, si riducono simbolicamente allo stato di "ombre" pallide a loro volta destinate ad estinguersi (seconda morte). Il principio essenziale della Morte è quindi la restituzione alla Natura di questa energia vitale che sarà utilizzata per generare altra vita: in questo modo si perpetua il ciclo stesso della vita. Per questo motivo i Lari sono coloro che "ci fanno vivere: essi alimentano il nostro corpo e regolano le nostre anime" (Microbio: Saturnalia). Per questo inoltre i Lari vengono identificati con gli Antenati, con la forza invisibile. Allo stesso modo sono la sacralizzazione della forza del "sangue" (come patrimonio familiare), della famiglia, della gens.


Ci sono poi coloro che non diventano ombre: sono coloro capaci di vincere la seconda morte. Essi sono
“Divi/Divae”, gli "Svegliati" gli "Illuminati" i quali non sono Dei o Dee ma hanno comunque raggiunto un livello di vita più elevato e trascendente rispetto alla vita umana nel senso comune del termine.


Quindi, di fronte a noi si pongono due Vie. La prima è la "Via degli Inferi" in cui gli uomini e le donne restituiscono la loro energia vitale al mondo sotterraneo generatore. In questa Via la morte è "Divenire". La seconda è la Via degli "Dei/Dee Splendenti": questa è la Via degli Antenati in cui la Morte è "Sublimazione". La prima è legata all'oscurità, alla notte, ai sei mesi di discesa del Sole, alla Luna (Simbolo del Divenire), all'inumazione. Questa dimensione è legata alla
Janua Inferi e alla Chiave d'Argento di Giano.


La Seconda è connessa alla luce splendente, al fuoco, al giorno, alla cremazione, ai sei mesi di ascensione del Sole: questa dimensione si lega alla Janua Coeli e alla Chiave d'Oro di Giano.


La Religione Tradizionale Romana è diretta a creare una consapevolezza ed una coscienza (a "svegliare dal sonno" e mantenere questo stato di veglia) per far prevalere la Via degli Antenati sulla Via degli Inferi. Questo vuole dire essere orientati verso un destino superiore e mantenere un contatto con il Divino secondo i principi indicati dagli Antichi.


Anche in questo caso, la Pluralità, il fenomeno delle "Due Nature", due ordini di Divinità così come di due differenti riti e culti emergono chiaramente.

The Sacralization of Space: Superi and Inferi Gods/Goddesses

In the Roman Traditional Religion, “Time” is a sacred sphere: this sacralization is embedded by the Calendar which represents a sort of “map” in order to have a direction through the rhythms and the measures of transcending time. In this perspective Time doesn’t contains “Facts”, but “Meanings”.


Similarly, “Space” has two main different but integrated meanings. The former is essentially a “physical” meaning and its sacralization is operated giving a personality and an individuality to the different spatial manifestations. Genius Loci, Lares Compitales and all the Deities of specific sites and places are the common representation of this kind of meaning. The latter shows some extremely complex meta-physical implications.

The celestial, the ground and the underground spaces, high and low, horizontal and vertical, left and right, etc. are all expressions of a complex symbolism which is traditionally represented by the “cross”. This symbolism, common in every traditional religion, confirms how it should be considered something intrinsic within Nature herself rather than a pure human invention.


Any direction in Space shows precise influences and hosts specific energies which are also at the base of the Augural Science, the sacred orientation of rites and the temples’ position itself. The understanding of these elements thus provides the possibility for a prolonging of the material and human dimension inside a more complex sphere.


As Time indicates specific moments for the making of given ritual actions, similarly the spaces, according to a traditional perspective, involve more complex implications and specificities compared to a simpler profane view. Some rites must be held in elevated places, others in caverns or underground sites according to a sacred geography which never implies subjective choices: they must coherent to a precise meta-physical sphere.


Space is always a living and lived place where, according to its peculiarities and specificities, gestures, words, formula and signs have a well defined value and meaning. Nonetheless, the space for rituals is only the “top of the iceberg” of the more intensive meaning of Space.


This intensive meaning is based on a tri-dimensional vertical value of the sacred space (to be highlighted the sacred value of the number “3”: triads, three sacred functions, symbology of the tripod, the Poseidon Trident, etc.). The first level is linked to the “solar principle” (Supera, high), not just in astronomical terms, but as “principle of shining light”, uranic. The second level is linked to the “ground level” connected to the human dimension and to the other living beings. The third one is linked to the “underground level” (Infera, low), connected to the darkness. Human dimension is thus placed in an intermediate position between a Supera Dimension and an Infera one.


These two dimensions (Supera and Infera) are at two opposite extremes: they have a specific and opposite symbology, they are integrated but they cannot communicate with each other. The reality of visible and living world is the result of the action and movement of these two different but interconnected dimensions and the related forces and energies which are identical, but in opposition (Jupiter/Pluto, celestial/underground fire).


Thanks to their action, the cycles of birth, life, death and continuing regeneration (at the base of the existence) may have place.


The forces characterizing these dimensions are thus interrelated and in opposition. If the Superi Gods/Goddesses are expression of a shining “coelum”, Inferi Gods/Goddesses are linked to the Night, darkness, shade, occult and secret. Inferi Gods/Goddesses have strong links with the growth (the symbol of the seed hold in the underground “hands of Proserpina”), natural fecundity, underground water and underground fire. Just to mention the great difference between Venus and Proserpina and the relevant Infernal characteristic of Ceres and the Great Mothers.


It is important to briefly analyze also the relations between the Infera Dimension and Death also because this relation has generated many prejudices and misunderstandings.


Every man has his own Genius as well as every woman has her own Juno (both deriving from the Latin term “generare” or “to generate”). These are vital and generating forces supporting the family (Lares) symbolized by the snake (infernal and telluric animal). This is an impersonal force which belongs to Nature, in particular to the Infernal Dimension. The seat of Lares is underground and they are under the influence of a feminine principle: Mania, Mater Larum.


Man/woman, when dying, loses his personality and he/she is reduced, for a short time, to be a “shade” which it will be extinguished as well (second death). The essential principle of the dead thus returns to Nature to be used again to generate other forms of life, as any other natural cycle of life. This is the reason why Lares are those “who make us live: they breed our body and regulate our souls” (Microbius: Saturnalia). This is the reason why they are also identified with the (dead) Ancestors, with an invisible force. Similarly they are also the sacralization of the force of the “blood”, the family, the gens.


There are also those who do not become shades: they can win the second death. They are “Divi/Divae”, the “Enlightened” who, not being however Gods/Goddesses, have achieved a higher and transcending life going beyond the human life in the common sense.


Therefore, two ways are in front of us. The former is the “Inferi path” where men/women temporarily return to give the vital energy back to the underground generating world. Here Death is “Becoming”. The latter is the path of the “Shining Gods/Goddesses”: this is the “Ancestors’ Via”. Here Death is sublimation. The former is linked to the darkness, the night, the six months of the solar descending, the Moon (symbol of Becoming), inhumation: this dimension is connected to the Janua Inferi and the Silver Key (Janus). The latter is linked to the shining light, fire, the daylight, the six months of the solar ascending, cremation: this dimension is connected to the Janua Coeli and the Gold Key (Janus)


The Traditional Roman Religion tends to create an aware consciousness in order to make the “Ancestors’ Via” prevail over the “Inferi path”: This means to be oriented towards a superior destiny and maintain a contact with the Divine according to the principles indicated by the Ancestors.


Even in this case, the phenomenon of “Two Natures”, two orders of Gods/Goddesses as well as two different and opposite rites and cults clearly emerge.

venerdì 8 aprile 2011

Fulgores

Fulgores (lightning) have a not secondary role for the Traditional Roman Religion both as physical-natural phenomenon and as symbolic element.

According to a physical-natural perspective, the lightning obeservation plays a peculiar importance because fulgores are a very powerful expression of Nature's Force. This obesrvation, as already mentioned for other kind of signa, is not aimed at the future prediction, fortune-telling or other forms of vulgar magic, but rather to keep us in a status of constant consciousness and awareness about role and position of humankind inside the world. This observation thus must contribute to keep us "awake" and aware about the Nature's Force.

The Fulgores discipline has mainly etruscan origins: etruscans divided the sky into 16 regions. We remain in line with the roman tradition dividing the sky into 4 regions.

Please note again that the fulgores observation is a mystical moment: the observer sets the orientation watching southwards (South is "the origin of everything"). Two areas at the East are named "sinistrae" (favourable) while those at the West are named "dextrae" (unfavorable).

The value of a lightning is given by the area of the sky it comes from and that one where it ends.

According to the roman tradition (very different from the etruscan one) only Jupiter and Summanus (Nocturne Jupiter) can throw lightning even if often on the base of indications and suggestions of other Deities.

Fulgores can be divided into three main categories (manubiae):

  • first manubiae (favourable): they start on the left and end on the left - they are used to "suadere" or "dissuadere" those have made a promise, a commitment, a plan
  • second manubiae: they start on the leftside and end on the rightside (or viceversa) - partially negative and harmful. They may indicate benefits with damages.
  • third manubiae: they start on the rightside and end on the same side - totally negative . This kind of lightning is a sign of devastation, deep changes in the normal status, nothing will remain as it was.

Other traditional classifications:
fulgor quod terebrat, quod discuit, quod urit
fulgores minimae, maiores, ampliores
ostentatorium, perenptorium, presagium
fulmen quod terreat, adlet, puniat

While observing fulgores it's important to note also.
place (public/private, sacred/profane), time, receiver, circumstances, lightning's nature and strength

Some fulgores bring signs directed to humans, other do not announce anything, others may have a meaning but not intelligible to mankind (fatidica, bruta, vana).

The place, thing, entity hit by a fulgor must be purified to appease the Nature's Force. The site's purification must be achieved cancelling all the traces of the event: they have to be buried in loco. In the past also a sacrifice of a black sheep was held. The site is identified as "religiosus" and it mustn't be trampled on. The site is marked by an augur or a pontifex with a lituus and named "puteal" or "bidental" (the distinction of these two terms has been lost).

The lightning is a complex symbol and a deep understanding of its symbology is at the base of the mystical fulgores observation. Lightning is the symbol of the Sky's and Nature's force. Its symbols are the scepter and the lituus. Other symbols are the arrow, the hammer, the sword and all the weapons having two heads or blades.

It is also symbol of divine paternity: it symbolizes production and destruction, condensation and dissipation. It's the symbol of the Nature's occult and secret Force.

In the lightning the invisible force of Nature becomes visible and ineluctable: the force of the common man bends when dealing with it.

Jupiter and the supreme power (in a mystical sense) hold the scepter-fulgor (the broken scepter) as symbol of "force's control" and achievement of an interior peace and stability against chaos. Peace is intended as Perfect Activity and Pure Activity. Control and Calmness opposed to Agitation: it's a transcending force ready to be in action.

Fulgores

I fulmini rivestono un ruolo non secondario all'interno della Religione Tradizionale Romana sia come fenomeno fisico-naturale che come elemento simbolico.

Da un punto di vista fisico-naturale l'osservazione dei fulmini ha un'importanza peculiare perchè essi sono un'espressione molto potente della Forza della Natura. L'osservazione dei fulmini, come già detto per gli altri signa, non ha lo scopo di predire il futuro od altre forme di magia volgare, quanto quella di mantenerci in uno stato di costante coscienza e consapevolezza circa il ruolo e posizione dell'uomo nel mondo. Questa osservazione contribuisce pertanto a mantenerci "svegli" e consapevoli della Forza della Natura.

La disciplina dell'osservazione delle folgori è principalmente di origine etrusca che divideva il cielo in 16 regioni. Per quanto ci riguarda, ci atteniamo alla tradizione romana che prevede la divisione del cielo in 4 regioni.

Ricordo ancora che l'osservazione dei fulmini è un momento "mistico": l'osservatore stabilisce l'orientamento avendo davanti a sè il Sud ("origine di tutte le cose"). Le due aree ad Est sono dette "sinistrae" (propizie, favorevoli), quelle a Ovest sono dette "dextrae" (sfavorevoli).

Il valore del fulmine è dato dalla porzione di cielo da cui proviene e quella in cui ha fine.

Secondo la tradizione romana (diversa da quella etrusca) solo Giove e Summano (Giove Notturno) possono lanciare fulmini, anche se spesso secondo il suggerimento ed il consiglio di altre divinità.

I fulmini possono essere di tre tipi principali (manubiae):

  • prime manubiae (benefiche): partono da sinistra e finiscono a sinistra - servono per "suadere" o "dissuadere" coloro che hanno formulato un progetto, una promessa, un impegno
  • seconde manubiae: partono a sinistra e finiscono a destra (o viceversa) parzialmente nocive e negative ed indicano beneficio seguito da danno (o viceversa)
  • terze manubiae: partono a destra e finiscono a destra - totalmente negative, fulmine che porta devastazione, mutazione dello stato delle cose, non lascia sussistere nulla di ciò che era.

Altre classificazioni:
fulgor quod terebrat, quod discuit, quod urit
fulgores minimae, maiores, ampliores
ostentatorium, perenptorium, presagium
fulmen quod terreat, adlet, puniat

Nell'osservazione dei fulmini è importante inoltre analizzare:
luogo (pubblico/privato, sacro/profano), tempo, destinatario, circostanze, natura e forza del fulmine.

Vi sono poi fulmini il cui segno riguarda gli uomini, quelli che non annunciano nulla e quelli che forse hanno un senso ma non sono comprensibili all'uomo (fatidica, bruta, vana).

Il luogo, la cosa, l'essere folgorato devono essere purificati per placare la forza della Natura. La purificazione del luogo avviene eliminando tutte le tracce dell'evento seppellendole sul posto. Anticamente venivano anche sacrificate delle pecore nere. Il sito viene denominato "religiosus" e non deve essere calpestato: il luogo viene circoscritto da un augur o da un pontifex con il lituo e chiamato "puteal" o "bidental" (la distinzione è andata perduta).

Il fulmine è un simbolo complesso e la comprensione profonda della sua simbologia sono alla base dell'osservazione mistica dei fulmini. Esso è simbolo di forza del cielo e della Natura: è simbolizzato dallo scettro e dal lituo. Altri simboli sono la freccia, il martello e tutte le armi a due punte o due lame.

E' inoltre simbolo di paternità divina, simboleggia il potere di produzione e di distruzione, la condensazione e la dissipazione. E' simbolo di forza occulta della Natura.

Nel fulmine la forza invisibile della Natura diventa visibile ed ineluttabile: la forza dell'uomo comune si piega di fronte ad essa.

Giove ed il potere sovrano (in senso mistico e non politico) detengono lo scettro-fulmine (lo scettro spezzato) come simbolo del "controllo della forza": raggiungimento di una pace interiore e di stabilità in mezzo al caos. Pace come perfezione di attività e attività pura. Controllo e calma in opposizione all'agitazione: forza trascendente pronta a scattare.

venerdì 1 aprile 2011

April

April is a month enterely dedicated to Nature and to Nature's Beauty. Many Goddesses are celebrated during this month above all Venus.

Venus is the sacralization of Beauty: in particular she is "The Revealed and Disclosed Beauty".
Her sacred trees are: cherry tree, myrtle, daisy, rose, lime and apple tree.
Her sacred animals are: stork, sparrow, frog, dolphin, swan, hare, turtle and dove.

Venus is also identified as:
  • Venere Pandemia: physical love
  • Venere Urania: spiritual love
  • Venere Murcia: she-mitigating
  • Venere Verticordia: passion

Venus is symbolized by a cone dark stone.

Other important Gods/Goddesses celebrated in April are:
  • Ceres: "the nuorishing land". She is also named "Flavia" (blonde, clear), "frugifera" (giving fruits), she is the sacred symbol of corn cultivation. Spike, poppy, pig and heifer are sacred to Ceres.
  • Tellus: the Earth, symbol of stability and solidity (Tellus Stabilita), she-generating energy. She is represented surrounded by children. Sacred animal: veal
  • Pale: ancient Goddess of pastures and herds.
  • Robigo: "Rust". Negative God provoking inactivity and many plant, animal and human deseases.
  • Flora: Goddess of Flowers. She is the symbol of spring. Seeds and honey are sacred to Flora. She is represented by a wicker basket full of flowers she will put on trees.

Aprile

Aprile è un mese dedicato alla Natura e alla bellezza della Natura. Molte divinità femminili sono celebrate in questo mese soprattutto Venere.

Venere è la sacralizzazione della bellezza, in particolare "la bellezza disvelata".
Gli alberi sacri a Venere sono:
il ciliegio, il mirto, la margherita, la rosa, il tiglio, il melo.

Gli animali sacri a Venere sono:
la cicogna, il passero, la rana, il delfino, il cigno, la lepre, la tartaruga e la colomba.

Venere viene indentificata come:
  • Venere Pandemia: amore fisico
  • Venere Urania: amore spirituale
  • Venere Murcia: la mitigante
  • Venere Verticordia: la passione

Venere a Roma era simboleggiata da una Pietra Nera di forma conica.

Le altre divinità celebrate nel mese di aprile sono:
  • Cerere: la Terra che Nutre. E' detta "Flavia" (la bionda, la chiara), "frugifera" (che dona frutti), presiede alla coltivazione del grano. Le sono sacri: la spiga e il papavero. Animali sacri: maiale e giovenca.

  • Tellus: la terra simbolo di solidità e stabilità (Tellus Stabilita), energia della generazione. Appare circondata da bambini. Animale sacro: il vitello

  • Pale: antica Dea dei pascoli e dei greggi

  • Robigo: la "ruggine". Divinità negativa causa inattività e malattie delle piante, degli uomini e degli animali

  • Flora: Dea dei Fiori, simbolo della primavera. Sacri le sono i semi ed il miele. E' rappresentata da un cesto di vimini pieno di fiori che deporrà sugli alberi.