In questo
periodo dell'anno, a cavallo fra marzo ed aprile, la Natura si trova in
una fase di grande attività connessa alla generazione e alla
ri-generazione. Il mese di Marzo in particolare è dedicato alla forza
generatrice maschile legata a Marte, mentre Aprile è un periodo dedicato alla sacralizzazione della forza generatrice femminile connessa a Venere.
E'
importante sottolineare il valore ed il senso della generazione espressa
da Venere, perchè rappresenta un elemento distintivo della Spiritualità
Tradizionale Romana così come per la Spiritualità Tradizionale nel suo
complesso.
Per capire
questa peculiarità basta ricordare che nel monoteismo viene
rappresentato un dio che, da solo, crea e separa gli elementi, dà forma
all'universo e che modella l'uomo (non la donna) con le sue mani. In tal
modo si evidenzia una distanza sostanziale, una diversità incolmabile,
fra il dio creatore e le sue creature. Dio, la Natura e l'umanità sono
soggetti totalmente distinti che non hanno, ne avranno, mai nulla in
comune.
Nella Spiritualità Tradizionale Romana la creazione è legata ad una generazione sempre dipendente da un atto di Amore.
Tutto scaturisce da un'unione di amore fra un Dio e una Dea che insieme
partecipano alla generazione: lo stesso avviene per tutti gli esseri
della Natura e quindi per l'umanità. Il Divino, il Naturale e l'Umano
sono accomunati da questa caratteristica, da questa forza che attrae e
lega gli Esseri. E' questa forza che attrae e lega, sacralizzata nella
figura di Venere, e che tiene avvinghiati il maschile ed il femminile,
come aspetti diversi di un unico Tutto presente in ogni cosa (vedere lo
yin-yang), il presupposto di ogni unione di Amore,
L'Amore è
una forza talmente potente da rendere la Morte una componente
fondamentale della generazione. In questo senso si spiega la stessa
definizione di Venere come Mors et Vita origo.
Questo
splendido sarcofago etrusco, più di ogni altra spiegazione, descrive
simbolicamente la potenza di questa forza, di questo legame di Amore che
unisce il maschile ed il femminile abbracciati (come nello yin-yang)
come presupposto per la ri-nascita e la ri-generazione dalla morte.
Inoltre, essendo un aspetto comune a tutto ciò che esiste, questa forza di Amore rende la realtà "permeabile": il Divino, la Natura e l'Umanità non sono entità separate e distinte.
Questa stessa energia vitale che pervade l'Universo fa sì che gli Dei e le Dee possano essere vicini e presenti negli
uomini e nelle donne e viceversa. Allo stesso modo la Natura diventa
parte di noi e noi parte della Natura. Il Divino è in noi e nella
Natura e la Natura e l'umanità sono in qualche modo presente dentro il Divino
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