In questo periodo mi sono dedicato, in modo più o meno "involontario", ad approfondire alcune pratiche divinatorie antiche. Talora mi sono dovuto confrontare con qualche risultato abbastanza sorprendente che mi ha spinto a fare qualche riflessione personale su questa particolare attività.
Innanzitutto, cosa che ho già scritto in un mio precedente post, la Divinazione presuppone un visione ed una concezione del tempo completamente differente da quella convenzionale, comune e profana. Nel momento in cui muta la concezione del tempo, si trasforma parimenti l'approccio che il Cultor o la Cultrix possono avere nei confronti della realtà che ci circonda, con i suoi fenomeni, e delle modalità in cui questi fenomeni, in forma di eventi, accadono e si manifestano.
La realtà appare come concatenazioni di eventi che scorrono, all'interno di processi di mutazione e cambiamento continui; è come trovarsi davanti a dei fiumi, a delle correnti caratterizzate da fitte reti di relazioni in cui alcune forze, energie, potenze in qualche modo determinano o influenzano il corso di questi fiumi e di queste correnti in cui tutti noi siamo immersi.
Questa visione implica che il futuro non è predeterminato e quindi prevedibile anche perchè noi stessi siamo parte attiva di queste correnti. La Divinazione pertanto non è una lettura del futuro, ma fornisce una visione ed interpretazione di quei segni connessi a queste correnti di eventi e alla loro direzione. Non è quindi una semplice conoscenza del futuro, ma una via per "determinare" in qualche modo il futuro, poichè si può entrare in contatto, in simpatia e sintonia, con quelle forze che determinano il corso degli eventi tramite i segni che lasciano nella realtà, nel mondo, nella Natura.
Tutti questi elementi si riuniscono nei cosiddetti "Maestri Invisibili" che forniscono quelle componenti fondamentali di conoscenza che non possono essere reperite nei testi o nei libri. Spesso ci lasciano moltissimi indizi davanti agli occhi, ma, presi dai nostri impegni, dalla fretta e dai nostri gadget tecnologici, difficilmente riusciamo a notarli...
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