Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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giovedì 20 luglio 2017

Portunus - Portumnus

Portunus (o Portumnus) è una espressione del sacro, secondo la Tradizione Spirituale Romana, piuttosto complessa dalle origini molto antiche che tuttavia è stata progressivamente confusa e fraintesa: le interpretazioni delle reali funzioni, attribuzioni e ruoli sacri sono rimaste nel tempo appannaggio di circoli spirituali sempre più ristretti.

Attualmente la comprensione della figura sacra di Portunus è affidata agli storici o gli archeologi che conseguentemente non possono che fornire un'interpretazione interamente profana e superficiale di questa forza divina. Queste interpretazioni profane hanno finito per attribuire a Portunus l'epiteto di "Dio dei Porti", cosa che è solo apparentemente vera, e doppione di Giano. 

A Nettuno, il mare come elemento sacro, chi doveva viaggiare sul mare si chiedeva salus et incolumitas per avere una navigazione tranquilla, nonchè a Venus Sosandra (altra forza divnia connessa all'acqua) o Fortuna Redux: ma nei riti privati non viene citato Portuno.

Per comprendere il significato sacro di questo Dio è necessario conoscere il valore simbolico delle acque, in particolare le acque fluenti, come elemento portante del senso simbolico della "navigazione" e del "viaggio sul mare". Le acque fluenti del mare o dei fiumi sono, a differenza delle acque gelate, espressione del movimento incessante che simboleggiano da una parte il fluire dell'esistenza (in un senso molto ampio) e del tempo e dell'altro il processo di palingenesi iniziatica (Acqua quindi come "salvezza"). 

L'esistenza è un fluire incessante simile ad un fiume su cui ciascuno di noi si trova a navigare ed è un fluire che può essere più o meno burrascoso a causa della presenza di correnti contrastanti.  Come accade nella navigazione, anche il navigare nelle correnti dell'esistenza richiede un approdo e questo approdo non è collocato in un luogo qualsiasi, ma solo laddove la calma della corrente lo consente. L'approdo è quindi sinonimo di acque tranquille: qui la nostra barca si può fermare. L'approdo (quindi il porto) è comunque una forma di "interferenza" (come avviene per i ponti) nell'ordine naturale delle cose. L'approdo-porto  (sia in senso empirico che figurato-simbolico) richiede quindi non solo un rito di fondazione preciso, ma anche la presenza di una forza divina che lo possa continuamente tutelare. Qui è Portuno (polarità maschile).

Il porto (anche in senso simbolico) è quindi elemento apportatore di benessere, ma può essere anche apportatore di inquietudine. Il porto infatti è l'accesso attraverso il quale anche ciò che è "estraneo" (lo "straniero") può accedere alla città: il porto è quindi uno strumento di comunicazione fra l'elemento interno e quello esterno. In questo senso il porto è come una porta. Elementi non puri possono quindi accedere alla città. Per questo i porti erano posti al di fuori degli spazi sacri: a Roma il Portus Tiberinus  e lo stesso Tempio di Portuno erano infatti collocati al di fuori del pomerium. Ciò che può essere esposto ad una potenziale contaminazione rimane quindi fuori dagli spazi sacri. Anche per questa ragione si richiede la presenza di una forza divina specifica capace di tutelare uno spazio esposto alle contaminazioni. 

Anche in senso simbolico è possibile comprendere il ruolo e funzione di Portuno. Quando siamo presi dalle routines della vita quotidiana, viviamo in modo inconsapevole spesso senza renderci conto di quello che facciamo perchè agiamo in modo automatico. Viviamo senza pensare. Nel momento in cui ci fermiamo magari esercitando degli esercizi spirituali o facendo la pratica dell'otium, raggiungiamo simbolicamente un approdo e in pratica cominciamo a riflettere. guadagnando consapevolezza. Fermarsi a meditare e acquistare consapevolezza di sè può essere un momento di grande benessere, ma può anche procurare molto dolore. Qui interviene la forza sacra di Portuno che rappresenta quel filtro simbolico che può impedire ai pensieri che ci portano inquietudine di entrare nella nostra città. Portuno è quindi la premessa per poter acquistare benessere durante la meditazione e l'otium perchè "lascia fuori" ciò che ci potrebbe turbare. Anche in questo caso, Portuno è presente su questo porto simbolico che è anche quindi porta di accesso. Portus e Porta sono quindi simboli strettamente legati e questo stretto legame nella Spiritualità Tradizionale Romana (sia in senso empirico che simbolico) è confermato dal fatto che anche nelle Leggi delle XII Tavole il termine portus è usato come sinonimo di casa

Portus-porta-ianua. Portuno viene quindi rappresentato simbolicamente da una chiave. Tutti questi elementi avvicinano Portuno a Giano tra i quali anche la stessa simbologia della "Corrente" e il principio del "fluire". La ciclicità ed il divenire espresso dalle Acque si lega pertanto alla complessa simbologia di Giano (tra i cui simboli vi è anche una Barca che elemento iniziatico).

La festa di Portuno (Portunalia) è fissata nel 17 agosto. L'importanza del Dio è conformata anche dalla presenza di un apposito Flamen: il Flamen Portunalis.

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