Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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lunedì 8 febbraio 2016

Agitation

I have often written in this blog that many spiritual exercises, practicing the otium and silence, walking, etc ... have, among others, the purpose of controlling a state of physical and mental agitation.

I would like to emphasize here that agitation, according to the Traditional Roman Spirituality, has not a positive or negative connotation per sè. It is a peculiar condition, a special status with specific ties and connections with precise divine forces and energies.

Agitare in Latin means "to think", " to do" in a very intense way. In particular, agitation is a state binding together thought and action, but, being frantic, they produce anxiety. Agitation is therefore a condition in which doing, thinking and anxiety are combined in an unity.

Agitation is traditionaly represented by Hydrargyrium which was later associated with Mercury. Agitation is thus represented by the figure of the god Mercury, with the corresponding metal and planet. It expresses, in sacred terms, the intense thought and action, the extreme mobility. It is the quicksilver which can be also found in divine figures such as Diana (with her frenzied dance - the ridda). linking  the Earth-body with Fire-soul.

In this way it describes the thought constantly in motion associated to the senses and the spiritual depths, placed between Sky and Earth, between Body and Soul.





This drives to a state of anxiety and anguish because agitation may generate forms of knowledge not showing however rational features: agitation leads to a knowledge through confused, irrational, indefinite and uncertain visions thus causing anxiety.

Agitazione

Ho spesso scritto su questo blog che molti esercizi spirituali, la pratica dell'otium, il silenzio, il camminare, ecc... hanno, tra le altre cose, lo scopo di controllare uno stato di agitazione fisica e mentale.

Mi preme sottolineare in questa occasione che l'agitazione, nell'ambito della Spiritualità Tradizionale Romana, non ha di per sè una connotazione a priori positiva o negativa. E' una condizione, uno status particolare che ha i suoi legami e le sue connessioni con precise forze ed energie divine.

Agitare in latino significa "pensare", "fare" in modo molto intenso. In particolare l'agitazione è uno stato che riunisce il pensiero e l'azione che, essendo frenetico, produce turbamento. Ecco quindi che l'agitazione è una condizione in cui il fare, il pensare e l'inquietudine si trovano riunite in un'unità.

L'agitazione viene sacralizzata nella figura di Hidrargirio che poi venne associato a Mercurio. L'agitazione si trova quindi rappresentata dalla figura del Dio Mercurio, con il corrispondente metallo e pianeta. Esso quindi esprime in senso sacro il pensiero e l'azione intensa, la mobilità estrema. Esso è l'argento vivo che ritroviamo anche in figure divine come Diana (con la sua danza frenetica - la ridda) e che si amalgama con la Terra-corpo e con il Fuoco-anima.

In questo modo si descrive il pensiero continuamente in movimento associato ai sensi e alla profondità dello spirito: tra Cielo e Terra, fra Corpo e Anima. 





Da tutto questo deriva quindi uno stato di inquietudine e turbamento poichè l'agitazione provoca una forma di conoscenza ma non intesa in senso razionale: l'agitazione conduce ad una conoscenza sotto forma di visione confusa, irrazionale, indeterminata ed incerta che genera appunto turbamento.