Il Lararium è forse uno degli elementi più importanti della Spiritualità Tradizionale Romana contemporanea. Il Lararium domestico (da distinguere da tipi di Lararium esterni alla casa) è infatti il fulcro dei culti privati.
Il Lararium è un elemento estremamente complesso, ricco di una simbologia molto articolata e complessa. In esso convive una estesa molteplicità di simboli e di significati interconessi fra loro la cui lettura non è agevole per gli occhi profani.
Il Lararium per prima cosa agisce come un segnale: esso infatti segnala agli altri uomini e donne che in quella casa vive un Cultor o una Cultrix o una famiglia di Cultores (cioè una famiglia nel senso sacro di questo termine). Non solo. Il Lararium segnala anche (e soprattutto) agli Dei e alle Dee che quella è una casa di un Cultor o di una Cultrix. Questo perchè un Cultor o una Cultrix non incontrano i Divini in una chiesa, in una moschea o in una sinagoga. Gli Dei e le Dee non sono altrove, in Cielo o in un'altra dimensione. Essi son qui intorno a noi. Il Cultor e la Cultrix devono essere in grado di accogliere presso di sè gli Dei e le Dee: e la casa è la dimensione privata per definizione. Il Lararium pertanto indica la nostra disponibilità ad accogliere i Divini presso di noi.
Il Lararium inoltre simboleggia il nostro legame con gli Antenati tramite il Culto degli Antenati. Anche in questo caso, si tratta di una valenza simbolica molto complessa che va oltre quella apparente. Nel Lararium tradizionale sono rappresentate due figure non distintamente maschili o femminili: esse non si guardano, ma hanno lo sguardo rivolto verso l'esterno. Al centro viene rappresentato il genius o la iuno del Cultor o della Cultrix. Solitamente il genius/iuno osservano la figura posta alla loro destra. La due figure inoltre hanno i piedi sollevati in un atto come quello della danza: si tratta della rappresentazione del movimento della danza cosa che è legata alla generazione. Tralascio in questa sede tutti gli altri simboli.
In termini molto generali questa rappresentazione simboleggia la dualità in particolare quella passato-futuro. In breve viene simboleggiata la catena della Tradizione generazionale costituita non solo dagli Antenati, ma anche dalle generazioni future. Nel mezzo c'è il presente (ovvero noi) come anello che collega il passato con il futuro, l'inizio con la fine.
La cosa importante da notare è che nella Spiritualità Tradizionale Romana viene messo in evidenza che l'inizio e la fine sono legati alla generazione (la danza) ovvero da un atto dinamico legato all'Amore (in senso sacro: Venere) come forza che coagula, condensa, attrae i corpi. A differenza del monoteismo, dove c'è un Dio che da solo modella l'universo e crea l'uomo, nella Spiritualità Tradizionale Romana la generazione del Tutto prevede la presenza di due forze contrastanti e opposte che generano tramite un atto di Amore. Nella rappresentazione del Lararium viene sottolineato il profondo legame fra la dimensione divina (i due Lares) e quella umana. La stessa energia vitale permea ogni realtà: il mio genius si sposterà nella dimensione divina quando il tempo del mio corpo fisico sarà esaurito divenendo nume tutelare della famiglia futura. Per questo esso guarda verso destra ovvero verso il passato. Il Lararium descrive quindi un ordine secondo il quale l'universo è strutturato e fornisce un'identà temporale e spaziale al Cultor e alla Cultrix. Questo perchè il Lararium esprime il concetto di generazione e trasmissione (tradizione) che consentono di distinguersi da coloro che non hanno questa consapevolezza e permettono di riconoscersi con un retaggio di conoscenza.
La narrazione dell'origine del tempo e dell'universo vengono riportati nella dimensione microcosmica poichè si traducono nella narrazione del racconto della storia di una famiglia (e di un popolo unito dal medesimo culto). L'Universo e la Natura sono concatenazioni di relazioni: anche un Cultor e una Cultrix sono parte di questa concatenazione di esistenze che pervade ogni cosa. Gli Dei e le Dee del mondo e dell'Universo sono rappresentati come gli Dei e le Dee degli antenati della propria genealogia. Gli Antenati diventano sacri: la forza di un grande albero è data dalla solidità delle sue radici.
Ma i Lares descrivono un legame che mette in comunicazione l'inizio di un cammino con una destinazione finale: essi evidenziano una linea misteriosa che descrive un cammino secondo cui un'energia divina è partita da un punto, si è materializzata (che permea nella dimensione del presente il genius/iuno) e a questo mitico punto di partenza farà ritorno in un processo circolare (ancora la danza mistica). Il Lararium mette in luce quindi il senso del limite, il senso della fine che è connaturato nella Spiritualità Tradizionale Romana: il ciclo vita-morte come unica certezza.
La pietas nei culti domestici descrive questo vincolo di reciprocità ed il legame fra le generazioni. I genitori danno vita ai figli e li assistono durante l'infanzia. I figli da adulti assistono i genitori nella vecchiaia e li onorano dopo la morte. Questa condizione si riflette all'interno della famiglia nel rapporto fra marito e moglie, fra fratelli e sorelle.
Il Cultor e la Cultrix, per mezzo del Lararium, indicano quindi che hanno intrapreso un cammino, un percorso mistico che porterà ad una mutazione definitiva, alla rinascita nella palingenesi.
Come già detto, il Lararium implica ulteriori valori simbolici. Affrontarli ora sarebbe troppo lungo.
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