Il Cipresso è un albero infelix, connesso alle Divinità Infere Plutone e Proserpina e sottoposto agli influssi di Saturno. A causa della sua forma, esso è collegato principalmente a Plutone (Giove Infero: il più ricco fra tutti gli Dei): questa Divinità, che nella tradizione non dispone di una rappresentazione antropomorfa, si manifesta simbolicamente nella forma di un Cipresso.
Essendo quindi permeati da questo Dio, che, come tutte le Divinità sotterranee è collegato al ciclo naturale vita/morte, i cipressi venivano sempre piantati nei boschetti vicino a templi: sradicare un cipresso simbolicamente è pertanto un atto sacrilego contro Plutone.
Per la stessa ragione (ciclo vita/morte della Natura) i cipressi vengono piantati intorno ai vigneti, ai campi coltivati, ai confini fra i campi. Il suo legno è sacro e considerato incorruttibile: lo scettro di Giove o la mazza di Ercole sono simbolicamente fatti di legno di cipresso.
Il cipresso esprime la Disperazione e la Tristezza Inconsolabile. Simbolicamente secondo la Tradizione, essendo una pianta connessa alla Morte, consente di "camminare sulle Acque" (la morte si pone al di sopra della vita), di permanere negli abissi e di essere invisibili: questo albero viene utilizzato anche per alcuni rimedi della cosiddetta "Via Viola" (il viola è il colore di Plutone e rappresenta la luce nelle tenebre) e preparazione di incensi e di fumi.
Il suo nome rituale è Ciparisso.
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