Nel mio post precedente ho accennato ad alcuni principi introduttivi alla Theobotanica e al Sapere Arvalico. In questa sede mi preme sottolineare l'importanza della conoscenza delle erbe, delle piante e degli alberi sotto molteplici punti di vista. In primo luogo, vorrei evidenziare l'importanza di un'alimentazione in cui le erbe possono avere un ruolo maggiore: ovviamente non sostengo in modo fanatico l'adozione di una dieta vegetariana o vegana, quanto semmai evidenziare che una riduzione sensibile nel consumo di carne od alimenti e bevande con notevole presenza di zucchero non può che apportare benefici alla nostra salute fisica.
Delle erbe, anche quelle selvatiche, in primo luogo possiamo apprezzare il sapore sia consumate fresche che sottoforma di infusi. Ma non dobbiamo dimenticare la loro importanza da un punto di vista terapeutico.
Secondo la Scienza Arvalica, esistono, sotto il profilo medicinale, tre tipi di erbe: erbe normali che possiamo consumare nella nostra alimentazione e non ci provocano alcun danno, erbe speciali che possiamo assumere per un certo periodo di tempo per migliorare la nostra salute e erbe potenti che possiamo assumere per brevi periodi di tempo per rimediare a particolari problemi di salute.
Delle erbe si possono usare radici, foglie e fiori. Tutte le erbe e piante selvatiche che hanno effetti terapeutici vengono identificate come "medicinali". Ovviamente in caso di buona salute, non serve assumere erbe medicinali.
Il metodo più comune per assumere le proprietà dei semplici e delle erbe medicinali è la tisana ovvero la diluizione in acqua di queste erbe. Si possono fare inoltre anche impacchi. Le tisane si possono ottenere tramite infuso o decotto.
L'infuso si usa generalmente per i fiori e le foglie e comunque per quelle erbe che sono sensibili a temperature troppo elevate. L'infuso si ottiene immergendo foglie e fiori dell'erba in acqua bollente lasciandole a fuoco spento per 15 minuti circa oppure versando acqua bollente sull'erba essiccata. Successivamente si filtra il liquido.
Il decotto si usa per tutte le parti della pianta soprattutto per le parti più dure. Si immergono le parti della pianta in acqua e si porta ad ebollizione lasciando bollire per 15-20 minuti. Quindi si lascia riposare il decotto e si filtra.
IMPORTANTE
Bisogna ricordare alcune precauzioni. La tradizione ci dice che le erbe possono essere benefiche per alcuni e dannose per altri oppure benefiche in un dato momento e a certe condizioni e dannose in altre. Questo perchè i preparati con le erbe non sono "medicine universali" ma si inseriscono nelle caratterstiche specifiche di ciascuno di noi, i propri stili di vita e di alimentazione, il proprio stato d'animo o come certi disturbi si manifestano. Ci vuole una conoscenza molto approfondita a riguardo.
Nella mia modesta esperienza personale poi posso dire che il riconoscimento delle piante, l'apprendimento delle loro proprietà, la capacità di preparazione di tisane non è una cosa che si può imparare dai libri o dal computer magari guardando delle figure. E' necessaria sempre la presenza di persone esperte che ci guidino e ci possano insegnare e soprattutto molta pratica "sul campo" (è proprio il caso di dirlo). Fidarsi di persone improvvisate o assumere sostanze vegetali senza la necessaria competenza può essere molto pericoloso.
Nessun commento:
Posta un commento