Il mese è dedicato a Giove (Iuppiter significa "Dio Padre") e rappresenta la sacralizzazione dell'Autorità con una forte connotazione sociale e pubblica, come avviene per la sua polarità femminile Giunone.
Giove pertanto rappresenta lo Stato e l'istituzione famigliare. Rappresenta come energia il cielo, la pioggia, la neve, il fulmine, il tuono e la rugiada.
Gli animali sacri di Giove sono l'aquila e l'avvoltoio.
La pianta sacra a Giove è la quercia. Giove può manifestarsi attraverso il fruscio delle fronde delle querce.
Giove è protagonista di una serie lunghissima di appellativi (Indigitamenta) tra i quali Lucetius (Origine della Luce del Giorno), Pluvius (Piovoso), Fulgurator (Fulmine diurno), Summanus (fulmine della notte), Pantocrator (Signore di Tutto), Trioculos (dai tre occhi), Prodigalis (Liberatore da incantesimi), Penninus (Signore delle Vette).
Il simbolo principale di Giove è comunque il fulmine.
Il calendario del mese presenta principalmente grandi festività pubbliche come ad esempio i Ludi Magni che erano i ludi dell'aristocrazia.
Come festività private possiamo ricordare tuttavia:
- 10 settembre - Epulum Iovis: festività celebrata per ricordare la fondazione del Tempio di Giove Capitolino. Si effettua un ricco banchetto in cui si devono citare anche le divinità della prima triade (Marte e Quirino) e della seconda triade (Giunone e Minerva)
- 20 settembre - Dies Natalis di Romolo: si celebra un rito domestico offrendo fichi
- 26 settembre - Venus Genitrix: giornata dedicata a Venere come madre di tutto il popolo romano e protettrice dei Cultores in tutto il mondo
- 27 settembre - Fortuna Redux: "la fortuna che riconduce" viene celebrata a favore di nostri cari che sono lontani e per favorire i ritorni.
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