Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
.

sabato 14 aprile 2012

Gli Alberi Sacri: il Fico

Nella Religione Tradizionale Romana gli alberi non sono "cose" o "oggetti", ma importanti espressioni del Divino. Una conoscenza del significato e della simbologia degli alberi sacri permette non solo di padroneggiare in modo più consapevole la Via Romana, ma anche di vedere il mondo che ci circonda con occhi nuovi e diversi restituendo alla Natura la sua importanza ed il suo ruolo.

Gli alberi sacri pertanto devono essere guardati con quel rispetto e quella attenzione necessari alla percezione del Divino: si pensi ad esempio alla Quercia, all'Olivo o al Pino come espressioni di importanti Dei/Dee.

Poichè ci troviamo nel mese di Aprile che verte intorno al Dies Natalis Romae e che è così intensamente connesso a Flora, Maia e Pomona, dedico alcune brevi riflessioni ad un albero sacro che riveste un ruolo particolare nella Religione Tradizionale Romana: il Fico.

Nell'antica Roma esistevano molti alberi sacri di fico oggetto di venerazione come ad esempio quello che si trovava davanti al Tempio di Saturno. Un altro importante fico sacro si trovava nel Comitium (Ficus Romularis) nel luogo dove erano stati "sotterrati i fulmini" secondo un rituale etrusco. Il Fico era in grado di tenere lontani i fulmini e quindi era considerato "Arbor Felix". La sacralità del Fico era tuttavia legata al fatto che questo albero aveva nutrito, insieme alla Lupa e al Picchio, Romolo e Remo: esso è quindi consacrato a Marte. Il Fico viene detto quindi Ruminale (rumis=mammella - Rumina=Dea dell'allattamento). Il Fico è pertanto simbolo del Nutrimento.

 Il Fico è anche un albero "oracolare" e la sua presenza merita sempre qualche forma di interpretazione. Gli Arvali, ad esempio dovevano procedere a grandi espiazioni se un albero di Fico spuntava per caso nel Tempio della Dea Dia: questo perchè il Fico è anche legato al Dio Priapo. Bisogna anche ricordare che i "mostri" a Roma venivano bruciati su una pira di legno di fico.

Nessun commento: