Nessun antico credente può credere che le divinità abbiano sembianze umane, con braccia, barba, vestiti... La rappresentazione antropomorfa tipica delle statue è una figurazione popolare in cui alla fine l'uomo raffigura e beatifica sè stesso.
Le Divinità si percepiscono e si rappresentano tramite i simboli che sono loro propri. E tutto questo è tramandato e descritto dai miti. I miti non sono leggende o storie: sono racconti sacri diretti a rivelare un mistero in cui i protagonisti sono gli Dei o le Dee o gli Eroi. Il mito descrive eventi avvenuti in illo tempore, ab origine.
Il mito tratta di realtà sacre perchè il sacro è il reale per eccellenza dato che possiede un modello esemplare. Il profano non ha alcun modello esemplare.
In tal modo il lavoro agricolo ad esempio è un'attività sacra perchè è un rito rivelato dal divino tramite un mito. Oggi il lavoro agricolo è un'attività desacralizzata: quindi è un atto profano basato solo sullo sfruttamento della terra per fini economici, per nutrirsi, per guadagnare. Senza il suo significato religioso, il lavoro agricolo diventa squallido e privo di senso: e gli effetti li vediamo tutti i giorni.
Ciò vale per gran parte degli atti della società contemporanea che è completamente priva di simbolismo religioso. Svolgiamo solo atti profani. E nessun Dio o Dea o Antenato ha mai rivelato un atto profano.
Tutto quello che è legato al mito è sacro: ciò che è fatto solo dall'uomo è profano e irreale. Più l'uomo è religioso, più uniforma i suoi comportamenti a modelli esemplari ispirati dal Divino: più l'uomo è religioso, più diventa reale. E' una forma di risveglio.
Questo è lo scopo ed il senso più profondo del mito: spingerci nel sacro e quindi nel reale di uno Spazio ed un Tempo Sacro. I miti creano modelli etici esemplari che danno un senso sia ad eventi fisiologici (ad es. l'alimentazione) sia a funzioni sociali (politica, attività marziale, ecc...).
Rimanendo sulla Via da un lato, imitando gli Dei e le Dee, ci manteniamo nel sacro. Dall'altro, con la ritualizzazione di gesti ed azioni, sacralizziamo il Mondo e con il nostro comportamento religioso, contribuiamo a difendere la sacralizzazione del Mondo.
Le Divinità si percepiscono e si rappresentano tramite i simboli che sono loro propri. E tutto questo è tramandato e descritto dai miti. I miti non sono leggende o storie: sono racconti sacri diretti a rivelare un mistero in cui i protagonisti sono gli Dei o le Dee o gli Eroi. Il mito descrive eventi avvenuti in illo tempore, ab origine.
Il mito tratta di realtà sacre perchè il sacro è il reale per eccellenza dato che possiede un modello esemplare. Il profano non ha alcun modello esemplare.
In tal modo il lavoro agricolo ad esempio è un'attività sacra perchè è un rito rivelato dal divino tramite un mito. Oggi il lavoro agricolo è un'attività desacralizzata: quindi è un atto profano basato solo sullo sfruttamento della terra per fini economici, per nutrirsi, per guadagnare. Senza il suo significato religioso, il lavoro agricolo diventa squallido e privo di senso: e gli effetti li vediamo tutti i giorni.
Ciò vale per gran parte degli atti della società contemporanea che è completamente priva di simbolismo religioso. Svolgiamo solo atti profani. E nessun Dio o Dea o Antenato ha mai rivelato un atto profano.
Tutto quello che è legato al mito è sacro: ciò che è fatto solo dall'uomo è profano e irreale. Più l'uomo è religioso, più uniforma i suoi comportamenti a modelli esemplari ispirati dal Divino: più l'uomo è religioso, più diventa reale. E' una forma di risveglio.
Questo è lo scopo ed il senso più profondo del mito: spingerci nel sacro e quindi nel reale di uno Spazio ed un Tempo Sacro. I miti creano modelli etici esemplari che danno un senso sia ad eventi fisiologici (ad es. l'alimentazione) sia a funzioni sociali (politica, attività marziale, ecc...).
Rimanendo sulla Via da un lato, imitando gli Dei e le Dee, ci manteniamo nel sacro. Dall'altro, con la ritualizzazione di gesti ed azioni, sacralizziamo il Mondo e con il nostro comportamento religioso, contribuiamo a difendere la sacralizzazione del Mondo.
2 commenti:
Bueno esta es una de las cuestiones más básicas que explicas, todavía hay gente que piensa que adoramos al sol y a la luna, y que creemos en estatuas e ídolos, es una visión distorsionada del culto antiguo, hay mucho más detrás del simplismo de esa concepción , queda muy bien explicado en esta entrada me gusta mucho.
La percezione vera ed esatta dei miti, come strumenti di partecipazione al "divino" e di visione del divino nel mondo, è un passo essenziale nel processo di "risveglio" dell'individuo autentico. Non è un caso che la desacralizzazione del mondo oggi si compia anche attraverso il fatto che i riti sono considerati solle delle "cerimonie" dotate al limite di un timido valore simbolico (il più delle volte sconosciuto o ignorato)
emotivo o puramente estetico.
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