Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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lunedì 31 gennaio 2011

Signs/2

The signs' observation and understanding is a particularly difficult moment requiring a clear, precise and specific awareness. It is easy to fall into superstition. In brief, signs' perception implies deep meditation and reflection, awaking this awareness about signs and signals coming from Nature.

Of course, everyone is free to feel these signs and how feel these signs: Tradition can however provide us with some useful indications. Some birds (aves augurales) can provide valid signs.

Tradition distinguishes these birds into alites (providing signs with their flight) and oscines (providing signs with their call): among these Tradition evidences the crow, the rook, the owl and the magpie.

Birds can provide favorable as well as unfavorable according to:

  • for the alites: sky region, flight's height and type, behaviour, place where they perch;
  • for the oscines: tone, call direction
Impetrativa sings may imply relatively few problems because they are fundamentally requested signs. More problems are linked to signa oblativa which are self-manifested, with no direct and voluntary request.

Tradition classifies these signs into:

  • signa ex caelo (thunder and flash)
  • signa ex avibus (signs from birds)
  • signa ex tripudiis (signs from the sacred chickens)
  • signa ex quadrupedibus (signs from dogs, horses, wolves and foxes)
Tradition identifies also the signa ex diris, threatening signs.

Dissonance and lack of harmony with the Divine can be manifested through negative signs classified as follows:

  • prodigium, ostentum e portentum (negative phenomena of inanimate nature)
  • monstrum e miraculum (negative phenomena of animate nature)

Segni/2

L'osservazione e comprensione dei segni è un momento complesso che richiede una coscienza consapevole precisa e determinata. E' facile cadere nella superstizione. In sostanza, la precezione dei segni si lega alla meditazione profonda ed al risveglio di questa coscienza su questi segnali che provengono dalla Natura.

Ovviamente ciascuno di noi è libero di "sentire" questi segni: la tradizione antica ci fornisce qualche utile indicazione. Alcuni uccelli (aves augurales) possono dare dei segni validi.

La tradizione distingue questi uccelli in alites (che danno segni con il volo) e gli oscines (che danno segni con il grido): di questi ultimi in particolare si evidenziano il corvo, la cornacchia, la civetta e la gazza.

Gli uccelli possono dare segni favorevoli o sfavorevoli secondo:
  • per gli alites: regione del cielo, altezza e tipo di volo, comportamento, punto in cui si vanno ad appollaiare
  • per gli oscines: tono, direzione della voce
I segni impetrativa pongono relativamente pochi problemi perchè sono segni che si richiedono. Maggiori problemi sono posti dai signa oblativa che si presentano da soli senza essere richiesti.

La Tradizione in questo caso distingue:
  • signa ex caelo (tuono e fulmine)
  • signa ex avibus (segni dagli uccelli)
  • signa ex tripudiis (segni dai polli sacri)
  • signa ex quadrupedibus (segni da cani, cavalli, lupi e volpi)

Vi sono poi i signa ex diris ovvero i segni minacciosi.

La dissonanza o la disarmonia con il divino si manifesta con segni negativi classificati dalla Tradizione come segue:
  • prodigium, ostentum e portentum (per fenomeni negativi di natura inanimata)
  • monstrum e miraculum (per fenomeni negativi di natura animata)

martedì 18 gennaio 2011

Signs/1

Nature is not an immense mechanism: Nature is not made only of chemical-physical reactions and phenomena. These observations can describe Nature as a "container": they are unable to describe what Nature essentially contains. This untangible "content" may show different names, expressions, manifestations: in the Traditional Roman Religion this "content" is expressed by Gods/Goddesses or, better, some of them, in particular those described by Natural Theology.

Gods/Goddesses send some "signs" or "signals" which of course are not their sole expression tools.

In the past the Augures (a "board" completely indpendent from the Pontifices) were called to manage the ius augurale which was secret: it has completely got lost. They had doctrines, rites, cerimonies directed to the consultation and interpretation of divine signs. This means that signs' interpretation (both as augurium and auspicium - a distinction very difficult to made) cannot be used to foresee.

Usually the augur address his prayer (the term "prayer" is not completely correct and appropriate) to Jupiter/Juno (as "Signs' Sovereigns") asking if it is fas (or "if the mystic foundation exists for...) a given site, a given action, a given decision, etc...

The wording is as follows: "Iuppiter/Juno si fas est ... send me this sign"

The procedure (according to T. Livius) is based on the activation of a communication with a God/Goddess through a lituus (a curved wooden stick with no knobs)

It is important to note and evidence that all this can have a value, a sense and a meaning only if one can achieve a complete and deep change in the way he/her perceive and see the world and the universe around us. It is essential to build, day after day, a serene and clear awareness about what we cannot otherwise "see". Without this awareness, this sort of quiet energy, all this, as in the case of rites in any other religion, are only folkcloristic expressions, a game, a nonsense fiction, a simulation, a parody deprived of any meaning and sense.

How to get the augurium

The site where to observe sings (auspicia impetrativa) must be a sacred place limited by the lituus or a templum. It must be quadrangular, oriented (except for Vesta who requires circular sites), with or without visible borders: it must have only one entrance. The site must be freed by impure or hostile forces which can eventually occupy it.

The augur must have his/her face southward oriented (Pars Antica - the origin of anything) and his/her back northward oriented (Pars Postica); head must be veiled and he/she must hold the lituus in the right hand. The augur, invoking the God/Goddess, limit four main areas in the sky (regiones) drawing a line from east to west: in addition to the Pars Antica and the Pars Postica, he/she has the Dextrae Partes (on the right) and the Levae Partes (on the left).

He/she will focus his/her view on a reference point on the front. The augur passes his/her lituus from the right to the left hand asking: "Jupiter/Juno if fas is that ... make evident and precise signs appear between the limits I have assigned and set". After that the augur list the signs he/she wants to see or perceive.

(to be continued)

Segni/1

La Natura non è un immenso ingranaggio: non è fatta solo da reazioni e fenomeni chimici-fisici. Queste osservazioni possono descrivere il "contenitore" della Natura, ma non quello che la Natura contiene. Questo contenuto intangibile può avere tante denominazioni, espressioni e manifestazioni: nella Religione Tradizionale Romana questo "contenuto" è espresso dagli Dei e dalle Dee o, per lo meno, da alcuni di essi/esse quelli cioè che vengono descritti dalla Teologia Naturale.

Gli Dei e le Dee mandano dei "segni" o dei "segnali" che ovviamente non sono i loro unici mezzi di espressione.

In passato gli Auguri (un collegio completamente indipendente da quello dei Pontefici) erano chiamati a gestire lo ius augurale che era segreto e che è andato perduto. Essi possedevano dottrine, riti e cerimonie finalizzati alla consultazione ed interpretazione dei segni. Questo significa che l'interpretazione dei segni (nelle forme di augurium e auspicium - una distinzione molto difficile da effettuare) non serviva e non serve tuttora a prevedere.

Solitamente ci si rivolge a Giove/Giunone (nella loro veste di "sovrani dei segni") se sia fas (ovvero "se esiste il fondamento mistico a che...") un determinato luogo, una certa azione, una certa decisione, ecc...

La formula è la seguente: "Iuppiter/Juno si fas est ... inviami un determinato segno"
Il procedimento (sulla base di quanto descritto da Tito Livio) prevede l'attivazione di una comunicazione con un determinato Dio/Dea per mezzo di un lituus (bastone ricurvo privo di nodi).

E' importante sottolineare che tutto questo ha un valore ed un senso solo se si riesce a conseguire un profondo cambiamento nel modo in cui vediamo e percepiamo il mondo e l'universo che ci circondano. Si tratta infatti di costruire, giorno per giorno, una consapevolezza serena e nitida di ciò che non si vede. Se non si possiede questa consapevolezza, questa forza tranquilla, tutto questo, come può del resto avvenire per qualsiasi rito di qualsiasi altro credo, non sarà altro che folclore, un gioco, una finzione svuotati di qualsiasi significato e senso.

Come prendere l'augurium

Il Luogo per osservare i segni (auspicia impetrativa) deve essere un luogo sacro delimitato dal lituus ovvero un templum. Deve essere quadrangolare, orientato (eccetto che per Vesta che richiede luoghi circolari), con o senza contorno visibilmente segnato, e deve essere munito di un solo ingresso. Il luogo deve essere liberato da tutte le forze impure o ostili che possono eventualmente risiedervi.

L'augure deve avere il volto rivolto a Sud (Pars Antica - origine di tutte le cose) e le spalle a Nord (Pars Postica); il capo deve essere velato e deve tenere sulla mano destra il lituus. L'augure, invocando il Dio/Dea delimita quattro zone del cielo (regiones) tracciando una linea da est ad ovest: oltre alla Pars Antica e Pars Postica, a destra avrà le Dextrae Partes e a sinistra le Levae Partes.

Davanti a sè fissa un punto di riferimento. L'augure passa il lituus dalla mano destra a quella sinistra e chiede: "Giove/Giunone se è fas che ... fai apparire dinnanzi a me dei segni evidenti e precisi fra i limiti che ho stabilito" Dopo l'augure elenca gli auspici che vuole vedere giungere.

(continua)

lunedì 3 gennaio 2011

January

This month is entirely dedicated to Ianus, a male God, symbolizing the sacralization of the "beginnings", springs, doors and gates (Ianua)

Ianus essentially sacralizes the "passage" both in spatial and in temporal sense unifying two spaces as well as two times. Also for this reason Ianus is symbolically represented having two opposite faces one oriented to the past and one to the future (also having however a third face not visible for the common man).

Ianus' main symbol is a couple of keys: a golden and a silver key.

Ianus' female polarity are Carna, Iuturna and Diana.

Main festivities in January are:

  • January 9th : Ianus' Agonalia
  • January 11th: Iuturnalia
  • January 12th - 15th: Carmentalia
  • January 22nd - 24th: Paganalia
  • January 25th: Sementina

Gennaio

Il mese di Gennaio è interamente dedicato a Giano "Ianus", divinità maschile, che sinboleggia la sacralizzazione degli inizi, delle sorgenti e delle porte (Ianua).

Fondamentalmente Giano sacralizza "il passaggio" sia in senso spaziale che temporale ed unisce due spazi così come due tempi. Anche per questo Giano è rappresentato simbolicamente con due volti uno rivolto al passato ed uno rivolto al futuro pur avendo un terzo volto non visibile per l'uomo comune.

Il simbolo di Giano sono due chiavi: una d'oro ed una d'argento.

Le polarità femminili di Giano sono Carna, Giuturna e Diana.

Le festività principali del mese di Gennaio sono:
  • 9 Gennaio: Agonalia di Giano
  • 11 Gennaio: Iuturnalia
  • 12 - 15 Gennaio: Carmentalia
  • 22 - 24 Gennaio: Paganalia
  • 25 Gennaio: Sementina