Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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giovedì 24 giugno 2010

I morti

Nella Religione Tradizionale Romana quello che conta è "questo mondo", "hic et nunc" (qui ed ora) e la vita è un'occasione unica che deve essere per questa ragione apprezzata e vissuta nella sua pienezza.

Non esiste un "Aldilà", nè una rappresentazione di questo altro mondo: non c'è un Paradiso o un Inferno. I morti sono e restano fuori dalla dimensione umana. Quello che conta è la memoria che ciascuno di noi trasmette agli altri uomini.

Per il "mos maiorum" non conta l'attività dei morti (che sarebbe un controsenso) ma il ricordo dell'azione dei vivi.

Ogni contatto fra la dimensione dei vivi e la dimensione dei morti è considerato come un atto "funesto" ovvero impuro. La famiglia toccata dal lutto viene definita "familia funesta" cioè impura e contaminata e deve essere riportata alla condizione di "familia pura".

L'idea generica dei defunti è identificata con l'immagine dei "Manes" attraverso un termine che è sempre "plurale".

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