Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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mercoledì 13 gennaio 2010

Roman Gods/Goddess

A peculiar aspect of the Antique Roman Gods/Goddess, highly differentiating them from those deriving from Greek or Eastern traditions, is linked to the fact that they have no marriages, sons, scandals, adventures, friends, enemies.

In brief they haven't a mythology in the common and popular meaning and sense.

Main Gods and Goddess have a frequent and relevant role in human life and natural cycles: others however appear as presences in "time" being distributed along the traditional calendar (for this reason roman calendar shows a ritual and cultual value rather than a cronological and cronometric one). Other Gods/Goddess are more "spatial" being linked to some specific sites or certain kind of sites.

Nonetheless everyone hides or reveals a power in sè. They are great single powers or small groups of forces.

Anything having a character of "sacrality" is considered "normal" according to the roman tradition: for this reason, above all these small groups of forces, play a relevant role in roma n religion because they may be imprisoned into a "function", an act or even in a "fraction of an act".

Gli Dei e le Dee dei Romani

Una caratteristica peculiare delle divinità originali romane, cosa che le differenza notevolmente da quelle di tradizione greca-ellenistica o orientale, consiste nel fatto che esse non hanno filiazioni, nozze, avventure o scandali, amicizie o inimicizie.

In breve gli Dei e Dee non hanno una mitologia nel senso comune e popolare del termine.

Gli Dei e le Dee principali hanno un ruolo freuqente e consistente nella vita umana e nei cicli naturali: altri però appaiono solo come presenze di "tempo" distribuite lungo il calendario (che per questo motivo assume nella tradizione romana un valore rituale più che meramente cronologico e cronometrico). Altre divinità sono "spaziali" legate specificatamente a certi luoghi o a certe tipologie di luoghi.

Ciascuno comunque cela o rivela un potere in sè. Sono grandi forze oppure piccoli gruppi di forze.

Tutto ciò che è "normale" riveste, nella tradizione romana, un carattere di sacralità e di ritualità: per questo, soprattutto i piccoli gruppi di forze, possono essere imprigionati in una "funzione", in un atto o in una "frazione di un atto".

giovedì 7 gennaio 2010

January

This month is entirely dedicated to Ianus, a male God, symbolizing the sacralization of the "beginnings", springs, doors and gates (Ianua)

Ianus essentially sacralizes the "passage" both in spatial and in temporal sense unifying two spaces as well as two times. Also for this reason Ianus is symbolically represented having two opposite faces one oriented to the past and one to the future (also having however a third face not visible for the common man).

Ianus' main symbol is a couple of keys: a golden and a silver key.

Ianus' female polarity are Carna, Iuturna and Diana.

Main festivities in January are:

  • January 9th : Ianus' Agonalia
  • January 11th: Iuturnalia
  • January 12th - 15th: Carmentalia
  • January 22nd - 24th: Paganalia
  • January 25th: Sementina

Gennaio

l mese di Gennaio è interamente dedicato a Giano "Ianus", divinità maschile, che sinboleggia la sacralizzazione degli inizi, delle sorgenti e delle porte (Ianua).

Fondamentalmente Giano sacralizza "il passaggio" sia in senso spaziale che temporale ed unisce due spazi così come due tempi. Anche per questo Giano è rappresentato simbolicamente con due volti uno rivolto al passato ed uno rivolto al futuro pur avendo un terzo volto non visibile per l'uomo comune.

Il simbolo di Giano sono due chiavi: una d'oro ed una d'argento.

Le polarità femminili di Giano sono Carna, Giuturna e Diana.

Le festività principali del mese di Gennaio sono:
  • 9 Gennaio: Agonalia di Giano
  • 11 Gennaio: Iuturnalia
  • 12 - 15 Gennaio: Carmentalia
  • 22 - 24 Gennaio: Paganalia
  • 25 Gennaio: Sementina