Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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venerdì 20 aprile 2018

21 Aprile: Dies Natalis Romae - Palilie

Ho già scritto alcune riflessioni su questa importante data del calendario tradizionale romano. Utilizzo questo post per metterle tutte insieme.

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Il 21 aprile 753 a. c. Roma viene fondata sul Palatino da Romolo con un rito che ha previsto la delimitazione del templum con un lituo, lettura degli auspici, offerta agli Dei e alla Terra, delimitazione dello spazio sacro con il lituo, costruzione del pomerium tracciato nella Terra con un solco dell'aratro, delimitazione della Via Sacra intorno al pomerium.

Attraverso questo rito Roma diventa non solo uno spazio fisico, ma anche uno spazio metafisico dove si concentrano grandi energie naturali e forze divine. Roma quindi non è solo un luogo ma anche un meta-luogo. Grazie a questa consacrazione, ovvero una traslazione alla dimensione degli Dei, Roma potrà anche essere il centro di altre religioni, ma rimarrà sempre la dimora degli antichi Dei.

L'unica altra città al mondo fondata con il medesimo rito è Costantinopoli.

Giornata dedicata all'antica Dea Pale, Dea dei pastori, della pastorizia e delle greggi.

Giornata della purificazione durante la quale si offrono alla Dea e si consumano focacce e latte. Accensione notturna di fuochi di paglia. Anticamente il bestiame veniva fatto passare tre volte attraverso il fuoco come rito di purificazione. 

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Oggi si celebra la fondazione di Roma e la Festa della Dea Pale. Sui blog si trovano dettagliate descrizioni storiche di queste due importanti festività. 


Mi sembra pertanto inutile aggiungere altro anche perchè in questo blog sto cercando di rinunciare il più possibile alla retorica storica e al ricostruzionismo. Non mi piace più di tanto che nella stessa città di Roma questi festeggiamenti consistano essenzialmente in parate in costume. Troppo folclore, troppo carnevale. Poca sostanza. 

Insomma in una data come questa, il Cultor e la Cultrix di oggi si dovrebbero chiedere cosa significhino queste festività oggi: quale possa essere il loro più intimo significato e quale valore possiamo dare oggi a queste festività: quale contributo possano dare alla spiritualità  Tradizionale Romana oggi.  Non credo che la purificazione delle greggi (salvo qualcuno dedito alla pastorizia) ci possa aiutare più di tanto. 

Quindi chiedo a me stesso in primo luogo come vivere spiritualmente questa giornata e come questa stessa giornata possa contribuire alla spiritualità per i giorni a venire.


Ebbene, penso che la Spiritualità Tradizionale Romana oggi sia, tra le altre cose, una forma di spiritualità profonda legata al culto (pratica) degli Antenati: il ruolo ed il significato degli Antenati (anche come concetto metafisico) ispirano fortemente questo tipo di Credo.


La fondazione di Roma (il suo mito e la festività di un'antica Dea) quindi ci rimanda ad un'idea di Antenati, ad un'idea di Principio, di Inizio, della nascita di una tradizione spirituale. Questa giornata ci rimanda quindi ad un'umanità primordiale dove tutta la vita è sacra, in cui uomini e donne sono strettamente vicini agli Dei e alle Dee (in un senso estremamente ampio).

Veniamo rimandati ad un Tempo in cui ogni atto, ogni gesto, ogni pensiero era sacro. Si tratta di un Tempo in cui lo spazio urbano degli uomini e delle donne viene condiviso con quello degli Dei e delle Dee. Ogni uomo e ogni donna sono sacerdoti e sacerdotesse perchè già lo stesso vivere è un atto sacro, la città è essa stessa Tempio, tutte le forme e le espressioni della Realtà rivelano la presenza divina. E di questa presenza divina gli uomini e le donne ne percepiscono il Soffio (flamen).

In questa primordialità si trova un'elementarietà pura, immediata, semplice, diretta: tutto ciò che è immensamente grande è uguale a tutto quello che è immensamente piccolo. Quello che è in alto è uguale a quello che è in basso.

Penso quindi che in una giornata come questa (piuttosto che mascherarsi) si dovrebbe volgere i propri pensieri a questo concetto di semplicità, frugalità e primordialità che l'immagine degli Antenati e del loro Culto materializza. Si tratta pertanto di recuperare un senso ed un significato profondo celato in queste festività, sul senso del concetto di Antenati (un concetto che abbiamo quasi completamente smarrito) che debbono ispirare la nostra quotidianità.

2 commenti:

Giacomo Tessaro ha detto...

Il culto degli antenati è qualcosa che sto tentando di recuperare assieme un amico, anche se partendo da una cultura "altra" come quella cinese e taoista. Ma venerare gli antenati significa per me e il mio amico due cose: valorizzare i luoghi in cui ci troviamo a vivere, e venerare le terre da dove i nostri antenati sono partiti. Un modo per vivere il "qui e ora", la semplicità, la frugalità, per celebrare le nostre radici e avere consapevolezza che possiamo/dobbiamo vivere la spiritualità lì dove gli Dèi ci hanno assegnato la dimora.

Giacomo Tessaro ha detto...

Auguri a Lei e a tutti i Cultores per questo giorno così importante, che nel mio piccolo piemontese, lontano da Roma e impossibilitato per ora a visitare la nostra cara Urbe, ricordo con devozione, facendo conoscere questa festività ai miei contatti. Il pensiero degli dèi sono sempre nel mio cuore, e spero, nelle mie azioni.