Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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mercoledì 13 maggio 2015

Simboli Tradizionali: l'Ape

"L'Ape danzando il petalo profumato con desiderio osserva"

In questa antica iscrizione etrusca, si ritrova, con poche parole di grande forza poetica, tutta la complessa simbologia che, nella Spiritualità Tradizionale Antica, riguarda l'Ape.

In questa sede posso solo riportare alcuni brevi considerazioni su questa complessa simbologia.

Secondo tradizioni antichissime, nel cui filone si innesta la Spiritualità Tradizionale Romana, l'ape ha sempre simboleggiato l'Anima. In particolare le api simboleggiano le Anime Iniziate che, una volta abbandonato il corpo, tornano all'Universo, alla sfera Divina. Le anime-api dotate di ali (come gli uccelli) si liberano della "gabbia del corpo" e si ricongiungono all'intero sistema di forze ed  energie del cosmo. Le ali (organo soprannaturale) sono simbolo di trascendenza e superamento della condizione materiale umana. Nelle urne cinerarie viene spesso raffigurata un'ape che vola intorno ad un vaso ovvero l'anima iniziata del defunto che lascia il corpo cui però potrebbe ritornare per il desiderio della vita. 

Ecco quindi l'Ape (anima) che danza (generazione) osservando con desiderio (Eros) il petalo profumato (la vita)

Queste anime iniziate sono dette "Melisse" (api) e sono connesse alle Dee Infere (Tellus, Cerere/Demetra, Proserpina/Persefone) e a Mitra. L'anima iniziata e purificata, simboleggiata dall'ape, è quindi iniziata ai Grandi Misteri (sacerdotessa) come condizione indispensabile per tornare alla dimensione cosmica e divina. 

Non casualmente le antiche sepolture hanno le sembianze di alveari (piuttosto che di colombari).

sepolture di epoca etrusca


sepolture di epoca etrusca

sepolture di epoca romana

L'ape è animale gradito agli Dei e alle Dee perchè considerato animale puro, saggio, sobrio e soprattutto perchè produce il miele, alimento sacro e ricco di una complessa simbologia. 

Il collegamento fra le Api e Cerere/Demetra è sottolineato dalla presenza in molti riti di focacce di frumento o farro associate al miele: Cerere è una forza divina "civilizzatrice", distoglie gli umani dal consumo della carne verso un'alimentazione vegetariana, ispira nel genere umano il senso del pudore (simbolicamente connessa all'abbigliamento sobrio). Tutti attributi simbolicamente assegnati anche alle api (anime pure). Alle api sono quindi collegate le libationes sobrie o "libationes delle api" ovvero sacrifici che implicano l'uso del miele senza spargimento di sangue o presenza del vino.

L'ape è animale puro e "civile", legato alla Terra, simbolo di ordine e di organizzazione, un animale che si ciba solo di elementi dolci e beve solo acqua pura: l'ape  simbolicamente nasce dal cadavere di un bovino (rinascita dell'anima dal corpo).

Le Ninfe e le sacerdotesse legate ai culti misterici e alle grandi Dee sono dette Melisse (api): la prima sacerdotessa della Magna Mater si chiamava Melissa che, insieme alla sorella Amaltea, allevò Zeus bambino. La stessa Pitia aveva l'epiteto di Melissa per il potere profetico delle api. La stessa Magna Mater (venerata ad Efeso nel celebre Tempio con il nome di Artemis) si presentava nella forma di Ape Regina.


Anche la Luna viene definita Melissa perchè essa presiede alla generazione ovvero l'ingresso delle anime nel mondo.

La donna equilibrata, che non praticava "eccessi" nel cibo o nel sesso, capace di garantire l'ordine, l'organizzazione ed il rispetto del senso del limite e del pudore nella famiglia e nella società (Mater Familias), era denominata Melissa.

A Roma la Dea Mellona (o Mellonia) rappresentava la sacralizzazione della produzione del miele ed era citata negli Indigitamenta.

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