Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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lunedì 11 maggio 2009

9 - 13 Maggio: Lemuria

Secondo la tradizione romana, i defunti si dividono in due categorie principali: coloro la cui vita è stata ispirata alla Virtus (la Via) ed alla Pietas ed il cui esempio diviene di riferimento per le generazioni future, diventano Lari ovvero gli Antenati protettori della casa e della famiglia: i Lari possiedono un piccolo altare domestico (Lararium) posto vicono al focolare. I Lari in pratica rimangono nella casa di loro appartenenza

Coloro invece che non hanno seguito la Virtus e la Pietas diventano ombre (Larvae o Lamures) e non possono più tornare a casa dopo la morte. Mentre i Lares vengono spesso invocati come protettori ed esempio morale, i Lemuri devono essere tenuti lontani dalla casa. In pratica essi sono custoditi negli Inferi presso la casa di Plutone e solo in poche occasioni (come in queste notti) possono tornare sulla terra ed avvicinarsi alle loro case che osservano di notte con nostalgia e rimpianto.

Si dice che anticamente tutti i villaggi avessere un pozzo che servisse a far uscire i Lemuri per queste notti di "libertà".

Poichè, anche se sono antenati immeritevoli, sono comunque parte della famiglia, durante questa notte il padrone di casa è tenuto a portare un'offerta di cibo ai Lemuri. Poichè i viventi ed i Lemuri non si possono incontrare, il padrone di casa si reca sulla soglia della casa a piedi nudi, si purifica le mani tre volte con acqua, e voltata la testa lancia dietro le spalle per nove volte dei fagioli neri, di cui si cibano i Lemuri, recitando questa formula:

"Per questo cibo, riscatto me ed i miei".

Dopo aver fatto questo rito, si deve lavare di nuovo le mani e percuotere uno scudo o una campana di bronzo e dire:

"Ombre andatevene"

A questo punto può guardare nuovamente davanti a sè e verificare che le ombre se ne siano andate.

Durante i Lemuria non si devono celebrare i matrimoni e i templi sono chiusi.

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