Quando in un bosco ne percepisci la bellezza e diventi tutt'uno con il bosco, allora, intuitivamente, sei in armonia e in pace con le Dee e con gli Dei. Essi sono parte della nostra vera natura, la nostra Natura Profonda, e quando siamo separati dalla nostra vera natura, viviamo nella paura. Percepire questa normalità vuol dire dare un senso reale al vivere che è insito in tutte le cose.

Intraprendere la Via Romana al Divino significa iniziare un percorso di risveglio: praticando l'attenzione e la consapevolezza continua ci incamminiamo lungo una strada sapendo che ciò che conta è il cammino per sè più che la destinazione.

When you, entering a forest, perceive the beauty of the forest and you feel to be in a complete harmony with it, then, intuitively, you are in peace with the Deities. They are an essential part of our real nature, our Deep Nature, and when we are separated by our real nature we live in the fear. Perceiving such normality means giving a real sense to our lives.

Undertaking the Roman Via to the Deities implies a path to awakening: with the practice of continuing consciousness and awareness we undertake our walking knowing that taking the path is more important than the destination itself
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mercoledì 23 novembre 2011

Tips of Ancient Wisdom 4

On Crowds

Do you ask me what you should regard as especially to be avoided? I say, crowds; for as yet you cannot trust yourself to them with safety. I shall admit my own weakness, at any rate; for I never bring back home the same character that I took abroad with me. Something of that which I have forced to be calm within me is disturbed; some of the foes that I have routed return again. Just as the sick man, who has been weak for a long time, is in such a condition that he cannot be taken out of the house without suffering a relapse, so we ourselves are affected when our souls are recovering from a lingering disease. To consort with the crowd is harmful; there is no person who does not make some vice attractive to us, or stamp it upon us, or taint us unconsciously therewith. Certainly, the greater the mob with which we mingle, the greater the danger.

Withdraw into yourself, as far as you can. Associate with those who will make a better man of you. Welcome those whom you yourself can improve. The process is mutual; for men learn while they teach.

L. A. Seneca  Letters to Lucilius n. 7

Pillole di Saggezza Antica 4

La Folla

Mi chiedi che cosa secondo me dovresti soprattutto evitare? La folla. Non puoi ancora affidarti a essa tranquillamente. Quanto a me, ti confesserò la mia debolezza: quando rientro non sono mai lo stesso di prima; l'ordine interiore che mi ero dato, in parte si scompone. Qualche difetto che avevo eliminato, ritorna. Capita agli ammalati che una prolungata infermità li indebolisca al punto di non poter uscire senza danno: così è per me, reduce da una lunga malattia spirituale.  I rapporti con una grande quantità di persone sono deleterî: c'è sempre qualcuno che ci suggerisce un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa. Più è la gente con cui ci mescoliamo, tanto maggiore è il rischio.

Ritirati in te stesso per quanto puoi; frequenta le persone che possono renderti migliore e accogli quelli che puoi rendere migliori. Il vantaggio è reciproco perché mentre s'insegna si impara.

L. A. Seneca Lettere a Lucilio n. 7

venerdì 11 novembre 2011

Victoria

A Goddess particularly relevant within the Traditional Roman Religion, maybe poorly known and studied today, is Victoria. She is strictly linked to the deeper sense and meaning of Ludi, already mentioned and described, and to the life of a society in its more traditional perspective.

The importance of Victoria is also evidenced by the strong resistance the most important leaders of the Traditional Roman Religion expressed against the removal of her Statue from the Senate. For this aim, here it's also important to remind the name of Q. Aurelius Simmacus, one of the most relevant and shining figure among the defenders of Mos Maiorum during a period of global decline in the IV and V century A.D.

Why did the major leaders of the Traditional Roman Religion at that time strongly struggle to hamper the removal of the Victoria's Statue from the Senate? It's thus evident that this Goddess had some fundamental role in the Traditional Religion.

Victoria is an extremely  complex Goddess: here it is possible to cite only some essential characteristics.

Victoria is first of all the sacralization of the "Triumphal Force" in a very broad sense. She is Triumphan Force in a battle or at War, but also during the Ludi or munera: she is a Force freeing energies and euphoria. But she is also a Triumphal Force against the Death. Victoria, standing up over her war cart, is the sacralization of the "Trascending Re-birth". For this reason, Ludi were essentially aimed to awake this Mystical Savior Force totally based on Action.

Victoria is thus the sacralization of the active exaltation (opposed to passive contemplation), linked not only to the fight but also to Dance  (see Salii, Luperci, Arvalii).
This Goddess is also linked to the lar victor, lar martis et pacis triunphalis or those Forces "who founded the City and created the Empire". Victoria is not only a force emerging from the Action, but is a Triumphant Force against Chaos, against destruction and dis-order. And Rome and the Roman Empire are the most perfect materialization of this Divine Order.

Every victory has its own sacred meaning and sense and the Imperator becomes the manifestation of a mystical force which, thanks to Victoria, actually transformed him putting him over a mystical dimension and level. For this reason the Imperator and the Winner were placed, during a triumphal rite, over the shields, becasue the shield was the symbol of the Sky. This rite thus made the Winner and the Imperator like Jupiter.

For this reason Rome, a political tool for the realization of the Divine Order prevailing over Chaos, disgregation, destruction and dis-order, so highly considered Victoria because she finally represented the inner soul of the Roman power and fides. The Imperator's health, the integrity of the Roman State and Society (with the related community of families) and the reason of Rome's existence itself depended totally uponVictoria.  

Within this perspective, considering the Chaos, the global decline and the diffusion of any degrading and profane expression characterizing these dark times of human decline, the Cult of Victoria still detains a critical role as essential fundamental of the Traditional Roman Religion.

 

Victoria

Una Dea particolarmente rilevante nella Religione Tradizionale Romana, e purtroppo poco conosciuta ed approfondita, è Victoria. Essa si lega intimamente al significato più profondo dei Ludi, di cui si è già parlato, e alla vita stessa della società nel senso più tradizionale.

L'importanza di questa Divinità è resa anche piuttosto evidente dalla tenacia e dalla forza con le quali i più importanti esponenti del credo religioso tradizionale romano si opposero alla rimozione della sua Statua nel Senato. Basti ricordare in questa sede il ruolo giocato in quella circostanza da Quinto Aurelio Simmaco, una delle figure più rilevanti e luminose fra i difensori del Mos Maiorum in quell'epoca di tramonto generale che fu il IV e il V secolo dell'era volgare.

Perchè i maggiori esponenti della religione tradiziona romana di quell'epoca lottarono così strenuamente per impedire la rimozione della statua della Vittoria dal Senato? E' evidente che questa Divinità deve detenere un'importanza fondamentale nella tradizione religiosa.

Si tratta infatti di una Divinità estremamente complessa di cui in questa sede è possibile tracciare solo alcuni aspetti essenziali.

Victoria infatti è in primo luogo la sacralizzazione della "Forza Trionfale" in un senso molto vasto. Innanzitutto è Forza Trionfante nella guerra, ma anche nei Ludi, nei munera: una forza che scatena energie e ebbrezza. Ma è anche la Forza Trionfante dell'Uomo sulla Morte. Vittoria, in piedi sul suo Carro, personifica la "rinascita trascendente". Per questo i Ludi avevano lo scopo di risvegliare questa Forza Mistica Salvatrice che si fonda totalmente sull'Azione.

Vittoria è quindi sacralizzazione dell'esaltazione attiva, il risveglio dell'Azione connesso non solo al combattimento, ma anche alla Danza (cfr Salii, Luperci, Arvalii). 

Victoria è legata inoltre al lar victor, lar martis et pacis triunphalis ovvero quelle forze che "hanno fondato la città e costituito l'Impero". La Dea Victoria non è quindi solo una Forza che prorompe nell'Azione, ma è anche una Forza che trionfa sul Caos, sulla distruzione, sul disordine. E di questa Forza Trionfale Roma e il suo Impero sono la materializzazione più perfetta.

Ogni vittoria ha quindi un significato sacro e l'Imperator diviene la manifestazione di una forza mistica che di fatto lo trasformava e lo trasfigurava. Per questo il vincitore veniva portato sugli scudi perchè lo scudo simboleggiava la volta celeste: questo atto assimilava pertanto il vincitore a Giove.

Per questo Roma, come strumento politico di realizzazione dell'ordine che prevale sul disordine e sulle forze del caos, rendeva onore alla Dea Vittoria perchè alla fine essa rappresentava l'anima della grandezza e della fides romana. La salute dell'Imperatore, l'integrità dello Stato Romano e alla fine la sua stessa ragion d'essere si legavano alla Dea Vittoria.

In questa prospettiva, in considerazione del Caos, della decadenza generale, del dilagare di ogni espressione degradata e profanata che connotano questa età oscura in cui viviamo,  il Culto della Dea Vittoria oggi appare come un fondamento essenziale nella Religione Tradizionale Romana.

mercoledì 2 novembre 2011

Novembre

Il mese di Novembre, così denominato perchè era il nono mese dell'anno antico che iniziava a Marzo, rappresenta il periodo dell'"Interiorità". 

Novembre è focalizzato sul flusso dell'Energia Vegetativa e Vitale che rientra nella Terra  durante tutto il corso dell'inverno. E' un periodo dedicato alle divinità sotterranee (Inferi) da cui deriva l'abbondanza della vita sulla superficie della Terra.

Novembre è dedicato pertanto a Plutone (Giove Infero) che significa "ricchissimo" e a Proserpina (La Fanciulla che procede come i Serpenti). Plutone rappresenta la profondità, Proserpina la forza vitale che alimenterà la vita in primavera.

A Plutone sono sacri tutti gli animali neri, il cipresso ed il narciso. Viene invocato battendo le mani per terra.

A Proserpina sono sacri il melograno ed il papavero. I funerali sono sottoposti alla sua protezione.

November

November, whose name derives from the fact that it was the 9th month in the ancient calendar beginning in March, represents a period of "interiority". 

November is focused on the flow of the natural energy returning back under the ground during winter. This period is dedicated to Infernal underground Gods (Inferi) from who derives the energy for the creatures on the surface.

November is thus dedicated to Pluto (Underground Jupiter) whose name means "extremely rich", and to Proserpina (the Girl walking like snakes). Pluto represents the deep, Proserpina a vital force nourishing life in spring.

Black animals, cypress and narcissus are sacred to Pluto. He may be evoked beating the hands on the ground

Pomegranate tree and poppy are sacred to Proserpina who protects also funerals.