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giovedì 29 marzo 2012

Ius Sacrum - XII Tavole: 2

Sempre nei frammenti della X Tavola è possibile trovare la seguente norma: 

"Separatim nemo abessit Deos neve 
novos neve, advenas nisi publice
adscitos: privatim colunto quos rite
a Patribus acceperint"
____________

Nessuno abbia Dei particolari, 
né nuovi né forestieri, 
se non pubblicamente riconosciuti; 
in privato si coltivino i culti che si ricevettero 
secondo il rito dei loro padri.

Questa norma non proibisce l'introduzione di nuovi culti e non si ispira ad alcun principio di intolleranza.
In primo luogo la norma prevede il rispetto primariamente per i culti tradizionali romani e soprattutto ricorda ai cittadini romani il patto che è alla base stessa della società tradizionale, della stessa Pax Deorum e del Consensus Deorum. Siamo pertanto vincolati da un patto di reciproco rispetto connesso a riti antichi definiti dai Patres

Noi oggi che rappresentiamo le Gentes presenti e future ribadiamo, con la Pietas, il patto originario rifiutando gli Dei che ci sono eticamente estranei. Questo vincolo è cruciale a livello pubblico, ma soprattutto a livello privato. Le nostre comunità sono infatti composte da famiglie e dai culti che si svolgono presso le nostre case prima ancora che in luoghi sacri o templi.

Dobbiamo sempre avere ben in mente questo principio ed è in tal modo deve essere interpretata quindi questa norma.

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