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giovedì 5 novembre 2009

Sacro, Santo

Il termine "sacro" ha un significato molto importante poichè "sacer" in latino significa "pertinente degli Dei". Consacrare significa "consegnare agli Dei": una "Res Sacra" è una cosa di pertinenza degli Dei Superi. La profanazione di ciò che è sacro ricade quindi nel giudizio degli Dei.

Le res sacrae si distinguono dalle res religiosae (pertinenti ai Mani) e dalle res sanctae (la cui violazione è di pertinenza degli uomini - sanzione).

Poichè tutto è permeato dalla presenza degli Dei, tutto ciò che è "normale" è quindi "sacro":

la famiglia (Vesta) è sacra
la persona (Genius maschile/Juno femminile) è sacra
i luoghi (Genius Loci) sono sacri
la Terra (Tellus) è sacra
i confini, i limiti (Terminus) sono sacri
il tempo (Cronos, Saturno) è sacro
il mare (Poseidone) è sacro
l'acqua (Nettuno) è sacra
l'aurora (Mater Matuta) è sacra
il pane (Cerere) è sacro
...

Il sonno, i pasti, gli animali, gli alberi e le piante, gli ospiti, tutto può essere ricondotto ad una presenza divina e pertanto meritano il rispetto che si deve a ciò che è sacro. Le cose "anormali" non sono sacre.

Il termine Sanctus si lega invece alle attività umane la cui violazione dipende dal giudizio dell'uomo: un luogo può essere sacro perchè un Pontefice vi ha riconosciuto la presenza divina e la violazione di questo luogo implica l'opposizione di quel Dio/Dea. La profanazione implica la consegna del colpevole al giudizio di quel Dio/Dea. Una parte di questo luogo può essere definita "Sancta" dal Pontefice la cui violazione invece implica delle "sanctiones" ovvero il giudizio degli uomini.

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